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3 passi per rendere i dispositivi IoT più sicuri

I dispositivi IoT stanno rivoluzionando il mondo ma hanno un problema fondamentale che è legato alla sicurezza: ecco tre consigli da seguire

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3 passi per rendere i dispositivi IoT più sicuri Fonte foto: Shutterstock

Non c’è dubbio che l’Internet of Things stia rivoluzionando il mondo per come lo conosciamo, dalle case intelligenti fino all’Industria 4.0. I dispositivi IoT hanno però un grande problema per quanto riguarda la sicurezza informatica. Gli hacker, infatti, li usano con facilita per generare attacchi di tipo DDoS.

Per queste ragioni, per lo sviluppo definitivo di questa tecnologia, è necessario un cambiamento da parte dei produttori. Al momento, infatti, quasi tutti gli oggetti connessi vengono realizzati con password molto facili da indovinare per i cyber criminali e non ricevono quasi mai, con costanza, degli aggiornamenti per la sicurezza. Una vulnerabilità IoT può rendere vittima di un attacco informatico chiunque. Ci sono stati casi di televisori, auto, videocamere e perfino termostati presi di mira dagli hacker. Anche se va detto che le falle degli oggetti IoT rappresentano una minaccia in particolare per PMI e grandi aziende.

Diventare responsabili

Ci sono tre operazioni che i produttori devono fare, quasi per forza, per garantire una maggiore sicurezza ai dispositivi Internet of Things. Il primo passo da compiere è quello di essere responsabili. Una società di tecnologia non produce per forza oggetti destinati alla sicurezza informatica ma al giorno d’oggi gli hacker possono sabotare praticamente ogni macchinario e per questo fare finta di nulla durante la realizzazione di oggetti IoT non può essere una prassi accettabile.

Aggiornamenti automatici

Uno dei grandi problemi di molti oggetti IoT sono gli aggiornamenti di sicurezza. I produttori una volta realizzati i dispositivi non si curano della loro manutenzione e non rilasciano nuove versioni più sicure dei loro software. È vero che gli aggiornamenti automatici e continui sono molto costosi, però risulteranno fondamentali sia nelle smart home che nelle imprese che adotteranno le tecnologie dell’Industria 4.0.

Comunicare

Molti produttori non dialogano con i ricercatori per la sicurezza. Questo significa che quando una società segnala una data vulnerabilità spesso non riceve nessuna risposta. E di conseguenza i consumatori non ricevono le fondamentali patch di sicurezza. I produttori devono capire che i bug non sono un errore da nascondere, non esiste praticamente nessun oggetto elettronico che non ha dei problemi. L’immagine di un’azienda elettronica si migliora non nascondendo i bug ma risolvendoli con attenzione.

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