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5 errori che danneggiano la batteria dello smartphone

Per non rovinare la batteria dello smartphone vi suggeriamo cinque semplici regole da seguire: dalla luminosità adattiva fino ai cicli di ricarica

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riparare batteria smartphone Fonte foto: Shutterstock

Quando acquistiamo uno smartphone, pensiamo erroneamente che la batteria offra per anni sempre le stesse performance . Ma in realtà non è così. Le batterie a litio, presenti nella maggior parte dei dispositivi che utilizziamo ogni giorno, hanno una durata ben precisa: dopo i primi 300-400 cicli di ricarica iniziano a non essere più efficienti e la loro “salute” comincia a diminuire.

Basta poco per capire quando la batteria dello smartphone sta iniziando a perdere parte della sua carica: se dopo appena un’ora di schermo acceso abbiamo il 40% in meno di autonomia, allora vuol dire che è ora di sostituirla. E dato che la maggior parte dei cellulari ha la batteria integrata nello smartphone, se questa è danneggiata bisogna cambiare il dispositivo. Cosa fare per posticipare il più possibile l’acquisto di un nuove telefonino? Bisogna seguire delle semplici regole che allungano la vita della batteria e tengono alta l’efficienza.

Che cosa è l’effetto memoria delle batterie

Per utilizzare al meglio la batteria dello smartphone, bisogna imparare a conoscerne alcune caratteristiche e funzionalità. Ad esempio, l’effetto memoria. Chi ha una minima conoscenza del funzionamento degli smartphone, sa benissimo che la batteria per essere calibrata doveva essere scaricata fino allo spegnimento del dispositivo. E poi ricaricata fino al 100%. Con le batterie a litio presenti sullo smartphone, questo comportamento è errato.

Le batterie a litio, infatti, non soffrono dell’effetto memoria, cioè non devono essere scaricate fino allo 0%. Il modo corretto di ricaricare la batteria è collegarla alla corrente quando ha ancora il 20% di autonomia e staccarla quando arriva all’80%. Ricariche più brevi e continue permettono di salvaguardare la “salute” della batteria.

1. Far scaricare completamente la batteria

Il modo più semplice per rovinare la batteria dello smartphone è quello che nessuno si aspetta. Portare la carica del dispositivo a zero, infatti, è una prassi abbastanza comune. Ma non tutti sanno che è anche incredibilmente pericolosa. Eppure, oramai è assodato che far scaricare del tutto lo smartphone rovina la batteria, mettendone a rischio le prestazioni. Il nostro suggerimento, quindi, è di caricare il telefono quando si trova attorno al 20% di carica circa, così da evitare problemi di ogni sorta.

2. Surriscaldare lo smartphone

Le alte temperature danneggiano le batterie a litio, facendo diminuire molto velocemente l’autonomia. Per questo motivo consigliamo di ricaricare lo smartphone in un luogo fresco, soprattutto l’estate. Inoltre, fate attenzione ai caricabatteria troppi potenti: surriscaldano la pila, causando danni irreparabili.

3. Caricare lo smartphone con il computer

Quando non si hanno soluzioni alternative, caricare lo smartphone collegandolo al computer tramite un cavo USB può rivelarsi molto comodo. Ma anche altrettanto deleterio per la salute della batteria. Il motivo? La porta dell’USB sostiene una carica a 0,5 ampere, mentre quella del caricabatterie è a 1 ampere: una differenza pressoché minima, che allunga il ciclo di ricarica e rovina lo stato della batteria. Piuttosto, quindi, ricordatevi di portare con voi un powerbank.

4. Alzare al massimo la luminosità dello schermo

Oltre a porre molta attenzione agli errori che si compiono ricaricando lo smartphone, per non danneggiare la batteria bisogna cambiare anche il modo in cui si utilizza il dispositivo. Partendo dalle componenti che la consumano maggiormente, come ad esempio lo schermo. Avere un display luminoso è molto utile, soprattutto se si deve utilizzare lo smartphone all’aperto, ma allo stesso tempo è un problema per l’autonomia del telefonino. Il nostro consiglio è di impostare la luminosità adattiva: grazie ai sensori presenti sul dispositivo, è lo smartphone ad adattare la luminosità a seconda dell’ambiente circostante.

5. Tenere attive le funzionalità inutili

Oltre allo schermo, ci sono altre funzionalità che fanno scaricare la batteria dello smartphone: rete dati sempre attiva, GPS, Bluetooth, Wi-Fi. Se siamo a casa è inutile tenere attive sia la rete LTE sia il Wi-Fi: la prima possiamo anche disattivarla per non consumare energia. Se non abbiamo collegato il Bluetooth alle cuffie wireless, potremo anche pensare di disattivarlo. E lo stesso vale per il GPS: se non lo utilizziamo, possiamo benissimo farne a meno. Si tratta di piccoli accortezze che permettono di utilizzare al meglio il dispositivo.