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Foxconn e Apple, pronte ad aprire una fabbrica da 7 miliardi negli USA

Le promesse di Trump di favorire il mercato interno avrebbero spinto le due grandi aziende a spostare la produzione dei display dalla Cina agli Stati Uniti

Foxconn e Apple, pronte ad aprire una fabbrica da 7 miliardi negli USA Fonte foto: ant D / Shutterstock, Inc.

First American, come va ormai dicendo da mesi il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ed è probabilmente per la paura di vedere il costo dei propri prodotti lievitare che Foxconn starebbe pensando di aprire una nuova fabbrica anche negli USA.

Secondo infatti quanto riporta il quotidiano finanziario giapponese Nikkei, il produttore taiwanese di componenti elettronici sarebbe pronto a spostare la produzione dei display dalla Cina al territorio americano. Al progetto parteciperebbe anche Apple, disponibile a condividere parte dei 7 miliardi di dollari necessari per la costruzione della nuova struttura. Una joint venture, quella tra Cupertino e Foxconn, non casuale. La società asiatica infatti da anni lavora per Apple, occupandosi dell’assemblaggio della maggior parte dei dispositivi della mela morsicata. Ad annunciare il progetto è stato Terry Gou, presidente della multinazionale taiwanese.

Meno costi per Foxconn

Foxconn dunque sarebbe decisa di delocalizzare negli Stati Uniti. Sempre facendo riferimento alle news nipponiche, l’azienda taiwanese potrebbe scegliere come sede della nuova fabbrica lo stato della Pennsylvania. Secondo quanto sostiene Gou, alla base della scelta ci sarebbe una motivazione economica: produrre i display costerebbe meno che importarli dalla Cina. Soprattutto dopo le parole pronunciate da Trump in campagna elettorale e confermate durante il suo discorso di insediamento: First American. Il neo capo della Casa Bianca avrebbe intenzione infatti di aumentare i dazi doganali per tutte le aziende che decidono di produrre o importare merci dall’estero.

Il nuovo protezionismo americano

Il nuovo protezionismo americano ha come obiettivo quello di aumentare i posti di lavoro: meno tasse per chi investe in casa. Ed è proprio a causa di queste “minacce” che molte imprese del settore dell’hi-tech hanno iniziato a muoversi in anticipo. Secondo sempre il quotidiano finanziario giapponese, Apple avrebbe chiesto a Foxconn, già alcuni mesi fa, di considerare la possibilità di spostare una parte della sua produzione negli Stati Uniti. Se il nuovo impianto da 7 miliardi di dollari sarà davvero realizzato, il nuovo iPhone potrebbe essere dunque un prodotto interamente made in USA.

Rendering iPhone8Fonte foto: Web

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