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SICUREZZA INFORMATICA

Athena, il malware della CIA per infettare Windows

Secondo quanto pubblicato da Wikileaks, la Central Intelligence Agency avrebbe sviluppato il virus Athena un mese dopo il lancio di Windows 10

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Athena, il malware della CIA per infettare Windows Fonte foto: Shutterstock

Smaltito lo shock causato dall’epidemia ransomware WannaCry, ancora in corso e difficile da arginare completamente, il mondo si risveglia con un’altra sconcertante notizia che, se confermata, sarà destinata a causare rabbia e frustrazione nei confronti dell’intelligence statunitense.

Come riferisce Wikileaks, il sito lanciato da Julian Assange, la CIA avrebbe realizzato un malware per colpire Windows 10. Il programma malevolo, nome in codice Athena, sarebbe stato perfezionato, stando sempre a queste informazioni, ad agosto 2015, un mese dopo che Microsoft aveva lanciato il suo ultimo sistema operativo. Il software sarebbe in grado di oltrepassare i sistemi di protezione di Windows e anche di ingannare la maggior parte degli antivirus. La funzione del malware sarebbe quella di entrare in possesso dei dati memorizzati nelle macchine colpite e inviarli alla Central Intelligence Agency. E molto altro ancora.

Le agenzie americane sotto accusa

La notizia mette sotto accusa ancora una volta, e nel giro di pochi giorni, l’intelligence statunitense. Gli hacker, infatti, avrebbero dato vita al clamoroso attacco ransomware WannaCry, utilizzando degli exploit, ossia vulnerabilità di Windows, rubati alla NSA, la National Security Agency. I file trafugati sarebbero arrivati a Shadow Brokers, il gruppo hacker presunto responsabile dell’attacco ransomware del 12 maggio, il quale, tra l’altro, ha da poco affermato, con un post sul proprio blog, di avere delle armi ancora più potenti di WannaCry.

Sempre facendo riferimento ai documenti pubblicati da Wikileaks, la Central Intelligence Agency sarebbe stata aiutata, nello sviluppo del malware per Windows 10, da un’azienda americana: Siege Technologies. Gli ultimi documenti pubblicati da Wikileaks fanno parte di “Vault 7”, file in cui vengono rivelati alcuni degli strumenti software usati dalla CIA.