Libero
SICUREZZA INFORMATICA

Attacchi ransomware ancora più pericolosi con lo schema Ponzi

Alle vittime viene data la possibilità di non pagare il riscatto a condizione che diffondano il virus del riscatto ad altri due computer

Pubblicato:

Attacchi ransomware ancora più pericolosi con lo schema Ponzi Fonte foto: Shutterstock

Alla maggior parte delle persone lo Schema Ponzi dirà poco e nulla. Eppure in ambito informatico è molto temuto. Si tratta di un sistema praticato dagli hacker per aumentare la diffusione dei lori attacchi. A una vittima colpita da un ransomware, infatti, i pirati informatici offrono due possibilità.

La prima è quella classica del pagamento del riscatto. L’utente viene informato con un primo messaggio che il suo pc è stato colpito da un ransomware. A questo punto, per ottenere indietro i dati contenuti nella macchina che il codice malevolo ha criptato, la vittima deve effettuare il versamento. Normalmente la valuta preferita dagli hacker è il bitcoin. Oppure ha davanti a sé un’altra scelta: trasformarsi a sua volta in pirata informatico e diffondere il virus del riscatto ad altri due computer. In cambio gli hacker promettono di consegnargli le chiavi per decriptare il proprio computer. E così, attraverso questo sistema perfido, il virus del riscatto colpisce più utenti.

Schema Ponzi: i ransomware diventano più aggressivi

I primi ransomware a ricorrere a questa temibile pratica sono stati quelli appartenenti alla famiglia conosciuta con il nome di Popcorn Time. Come sostengono molti ricercatori, lo Schema Ponzi è sempre  più utilizzato dagli hacker. E costituisce un’ulteriore arma in mano ai cybercriminali per elevare il ransomware a un livello più aggressivo poiché offre alle vittime un secondo espediente per recuperare i propri dati.

Lo Schema Ponzi è una tipologia di truffa la cui origine non è informatica ma finanziaria. Le vittime sono portate a credere, infatti, che coinvolgendo altre persone otterranno maggiori guadagni. In realtà non fanno altro che aumentare l’inganno. Così come stanno facendo gli hacker. Combinando questa subdola tecnica con il virus del riscatto, infatti, la minaccia diventa sempre più pericolosa e difficile da arginare.