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Meme: significato della parola e origine

Il termine meme deriva dal greco mímēma e significa imitazione e più semplicemente fa riferimento a un contenuto che in poco tempo diventa virale

Meme: significato della parola e origine Fonte foto: Shutterstock

Spesso, nei blog o nei post che vengono pubblicati sui vari social network, è facile imbattersi nella parola Meme. Ma non tutti sanno con esattezza quale sia il suo significato. Di fatto, tale termine serve per indicare un contenuto divertente o bizzarro, che può essere un’immagine, un video, una foto o anche una frase, che in poco tempo si diffonde in maniera virale, diventando un vero e proprio tormentone.

Nella maggior parte dei casi, valutare la popolarità assoluta di un Meme di Internet è assai difficile, in quanto alcuni si sviluppano in gruppi specifici, dove rimangono confinati, mentre altri prendono piede anche in contesti che non hanno nulla a che fare con quello d’origine, ottenendo comunque un’eccellente diffusione.

Come sono nati i Meme

Si tratta certamente di un fenomeno che sta riscontrando un grande apprezzamento da parte degli utenti di Internet. Scopriamo insieme il perché, valutando con attenzione anche il significato del termine e le sue interessanti origini, che, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non sono poi così recenti.

Le origini dei Meme

Il termine Meme deriva dalla parola greca mímēma, che significa “imitazione”, ed è stato utilizzato per la prima volta da Richard Dawkins, un etologo e biologo britannico, nel 1976 nel libro Il gene egoista, dove cerca di spiegare come si diffondono le informazioni culturali. Infatti, per lo studioso, le idee si trasmettono da una generazione all’altra, proprio come accade con i geni che passano di padre in figlio. Tuttavia, non tutti i concetti vengono diffusi, ma solo quelli reputati più validi ed efficaci.

Di fatto, quindi, nel concetto originario di Meme vi è la concezione che un’idea possa essere scartata e che altre possano riscontrare grande successo, ovvero diventare virali. Quindi, si può dire che prima dell’avvento di internet esistevano già dei Meme, anche se si diffondevano più lentamente. Dawkins, ad esempio, parla di un’incisione rinvenuta a Pompei, composta da una frase palindroma caratterizzata da 5 parole. La stessa iscrizione compare anche in altri siti di epoca romana, ma nessuno ha capito ancora il suo significato.

Qual è la funzione dei Meme?

Di fatto, che funzione hanno i Meme? Sicuramente, nella maggior parte dei casi, nascono con l’intento di divertire gli utenti. Tuttavia, è bene specificare che i Meme possono essere utilizzati anche per garantire ad un concetto un maggiore impatto emotivo.

Negli Stati Uniti, ad esempio, il Pentagono ha creato il Meme Warfare Center, una struttura che punta a contrastare la diffusione di notizie false. Infatti, i Meme sono entrati anche nella sfera politica e sociale, riuscendo a far riflettere o a scuotere, in più di un’occasione, l’opinione pubblica.

Va però specificato che è facile che i Meme, proprio come sono diventati virali, cadano nel dimenticatoio, in quanto internet diffonde un’incredibile quantità di contenuti ogni giorno, che viene visualizzata dagli utenti.

Sei curioso di sapere quale è stato il primo Meme che ha avuto grande successo sul web? Si tratta dell’immagine di un bambino che balla il cha-cha-cha, creata per mostrare le abilità di un software, ideato dal grafico Michael Girard nel 1996. Tale Meme è diventato talmente virale che è comparso anche in una puntata della serie tv Ally McBeal.

Oggi i Meme sono utilizzatissimi sui social network, per intrattenere gli utenti, ma sono anche strumenti di marketing, ottimi per attirare l’attenzione sul proprio brand sfruttando l’attualità o qualsiasi altra opportunità per far parlare di sé in modo positivo.

Come per tutti i contenuti web, anche i Meme non sono “statici” e si evolvono di continuo, con nuove tendenze che sostituiscono quelle precedenti. Alcuni sono “evergreen” e continuano a circolare online per tanto tempo mentre altri, in genere legati a fatti di attualità, diventano virali solo per poco tempo.

Come creare un Meme

Tutti possono creare un Meme. Per farlo è sufficiente un’immagine e un software o un’app per aggiungervi testo. Non ci sono regole specifiche per poter dar vita a un Meme di successo: tutto dipende dalla creatività del “creator” e dalla sua capacità di generare contenuti virali. I contenuti vengono ricondivisi dagli utenti, ad esempio con un repost su Instagram oppure grazie allo Stato di WhatsApp, e possono ottenere successo all’improvviso.

Molte pagine social (su Facebook e su Instagram) sono diventate popolarissime quasi per caso: i gestori della pagina hanno iniziato a creare Meme per divertimento, per poi registrare una crescita notevolissima del numero di follower. Allo stesso modo, tantissimi altri utenti non sono riusciti a registrare la stessa crescita.

Esempi di Meme

Indicare degli esempi di Meme è tanto semplice quanto complicatissimo. Dietro alla parola “Meme”, infatti, c’è un vero e proprio mondo in continua evoluzione fatto di contenuti multimediali che diventano virali in poco tempo.

La forma “classica” prevede un’immagine e una scritta in sovraimpressione come commento. In genere, si tratta di contenuti legati all’attualità. Oggi, grazie soprattutto al successo di TikTok, anche gli audio possono diventare dei Meme, venendo riproposti in abbinamento a video di vario tipo.

Per trovare esempi di Meme è sufficiente una rapida ricerca online (usando le parole chiave “meme” ed “esempio”). Sarà Google (o qualsiasi altro motore di ricerca utilizzato) a proporre una selezione di Meme. È possibile anche navigare su social come Instagram per imbattersi in tanti Meme consigliati direttamente dall’algoritmo.