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PMI E INDUSTRIA 4.0

Come l'Industria 4.0 cambierà il modo in cui lavoriamo

La digitalizzazione rivoluzionerà, come già si è verificato nella storia dell’industria, i sistemi di lavorazione. Al dipendente non resterà che adattarsi

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Come l'Industria 4.0 cambierà il modo in cui lavoriamo Fonte foto: Shutterstock

La trasformazione digitale, che sta rivoluzionando aziende e piccole e medie imprese, apporterà tecniche e sistemi di produzione innovativi che impatteranno, indubbiamente, anche sul modo in cui si lavora. Le tecnologie dell’Industria 4.0 richiederanno, infatti, nuove competenze.

Uno dei dubbi principali ruota attorno all’occupazione. Una parte sostiene che l’automazione, in forte espansione all’interno delle fabbriche, spazzerà via molti posti di lavoro. In realtà, non è proprio così. Il fattore umano sarà ancora determinante per le aziende. È vero che i robot, così come altri oggetti intelligenti, renderanno i processi produttivi più efficienti e rapidi. Il dipendente, comunque, non potrà scomparire. A lui spetterà il compito di controllare e gestire le macchine. Come è successo in passato, oggi è necessario che l’uomo si riqualifichi, secondo i nuovi sistemi di lavorazione.

Cambiano le competenze

Sono diversi gli strumenti tecnologici che stanno cambiando i sistemi di produzione. Oltre ai robot, in grado, grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, di prendere delle decisioni anche in maniera autonoma, gli impianti passano a tecniche di archiviazione digitali, come ad esempio il cloud computing. E non solo. Un ruolo importante sarà giocato dagli oggetti sempre connessi dell’Internet of Things, che connetteranno ogni angolo della struttura, permettendo all’azienda di raccogliere molti dati.

La realtà virtuale e la realtà aumentata sono due tecnologie che cominciano a ritagliarsi un po’ di spazio anche in azienda. Potranno essere utilizzate in molti settori, come ad esempio nella manutenzione e nella sicurezza. Supporteranno soprattutto i dipendenti in fase di produzione. E non solo: la realtà virtuale e quella aumentata miglioreranno anche l’esperienza del consumatore finale.

Ora sta accadendo quanto successo già in passato. Nelle rivoluzioni precedenti la forza lavoro, nonostante i tentativi di ostruzione nei confronti della tecnologia, è stata costretta ad adeguarsi. È assolutamente normale che ciò si verifichi anche adesso. I cambiamenti hanno sempre destato sospetto e un po’ di timore. La trasformazione digitale non può essere arrestata e finirà per rivoluzionare, ancora una volta, il modo in cui lavoriamo.

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