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HOW TO

Come velocizzare Android gratis in 5 mosse

Se il telefono è diventato lento e non è più reattivo come una volta, non è detto che sia già arrivato il momento di cambiarlo: prima provate a velocizzarlo con queste 5 mosse

Quando compriamo un nuovo telefono buona parte della soddisfazione di usarlo, almeno all’inizio, deriva dalle sue prestazioni: nettamente superiori a quelle del modello che ha sostituito e questo, molto spesso, anche se il nuovo telefono sulla carta non è poi molto più potente del vecchio.

Perché, in realtà, non è il nuovo telefono ad essere più veloce, ma il vecchio ad essere più lento. Più lento di quando lo abbiamo comprato, anche se sono passati solo pochi mesi, perché con l’uso quotidiano tutti i telefoni Android rallentano (anche gli iPhone, a dire il vero).

Certamente ci sono tipi di utilizzo che impattano di più, e altri che impattano di meno, sulle prestazioni di uno smartphone ma in generale tutti i telefoni (nessuno escluso) dopo qualche mese non hanno più le stesse prestazioni. Ecco come risolvere il problema della velocità su Android con 5 mosse gratuite e alla portata di tutti.

Non installare app di ottimizzazione

Le app di ottimizzazione sono un retaggio del passato e, soprattutto, un’eredità proveniente dai computer e non dagli smartphone. Si basano sul principio che andando a cercare tutti i dati “orfani” in memoria e cancellandoli si può liberare spazio e “alleggerire” il telefono.

È vero, è esattamente quello che andremo a fare anche noi, ma non serve un’app che lo faccia per noi. Anche perché un’app del genere non farebbe altro che occupare spazio sulla memoria di archiviazione del telefono e, molto probabilmente, anche nella RAM se prevede la cosiddetta “ottimizzazione in tempo reale“. Tutte cose che, invece, noi vogliamo evitare.

Liberare spazio sulla memoria di archiviazione

Sia il sistema operativo Android che molte delle app che usiamo tutti i giorni, per funzionare bene hanno bisogno di diverse centinaia di MB di spazio a disposizione oltre a quello che già occupano “da fermi. In linea di massima un telefono Android non dovrebbe mai restare con meno del 20-25% di memoria libera.

Per questo è importante liberare la cache delle app, ma anche cancellare i download, eliminare i file duplicati e, in generale, cancellare tutto ciò che non serve veramente. Foto e video, invece, possono essere caricati su un servizio cloud come Google One o simili, in modo da liberare moltissimo spazio di archiviazione sul telefono.

Liberare spazio nella RAM

Quanto detto fino ad ora non va confuso con la terza mossa gratuita per velocizzare uno smartphone Android: liberare memoria RAM. La RAM è la memoria “volatile” ma veloce, quella dove vengono caricate le applicazioni in esecuzione, quindi più RAM libera c’è e meglio lavorano le app.

A consumare RAM inutilmente ci pensano tutte le app che girano in background, ad esempio quelle di geolocalizzazione per condividere la posizione, oppure le già citate app di “ottimizzazione in tempo reale” del telefono o di qualche sua componente. Queste app andrebbero disinstallate per liberare RAM dal telefono Android.

Poi andrebbero anche scelti sfondi del telefono poco elaborati, non animati, e disattivato l’assistente vocale in background. Insomma: la parola d’ordine è togliere e alleggerire. È importante anche assicurarsi che il proprio smartphone abbia un quantitativo di RAM sufficiente.

Scegliere le giuste impostazioni

A rallentare il telefono Android, però, non è solo la mancanza di memoria RAM o di spazio di archiviazione: ci sono anche diverse applicazioni o parti del sistema operativo che, se mal configurate, continuano a impegnare il processore con calcoli su calcoli la cui utilità è assolutamente dubbia, ma il cui impatto su prestazioni e durata della batteria può essere anche importante.

Disattivare le animazioni dell’interfaccia, ad esempio, è qualcosa che non cambia di una virgola l’esperienza d’uso ma che rende più veloce il telefono. Al contrario, fa una bella differenza nell’esperienza d’uso quotidiano cambiare le impostazioni di risparmio energetico scegliendo di favorire le prestazioni invece che l’autonomia.

Questa scelta va però ponderata bene: se facciamo un uso quantitativamente abbondante del telefono, difficilmente la batteria arriverà fino a sera se impostiamo lo smartphone per le massime prestazioni e non per il risparmio energetico. Ma se non stiamo tutto il giorno con lo schermo acceso, e magari il telefono ha una batteria abbastanza grande, allora non ci dovrebbero essere problemi.

Riavviare lo smartphone ogni giorno

Una delle cose che può migliorare le prestazioni di un telefono Android è il semplice, ma frequente, riavvio del telefono stesso. Ogni volta che il telefono viene spento, infatti, viene anche scaricata tutta la memoria RAM e “killati” tutti quei processi in background che potrebbero essere attaccati alla CPU come delle sanguisughe.

Alla riaccensione del telefono, invece, la memoria RAM sarà molto più libera e non dovrebbero esserci app che gravano sulla CPU, sempre che voi abbiate seguito i consigli del punto 3. Il nostro consiglio è di riavviare il telefono subito prima di andare a letto, o subito dopo essersi svegliati: è gratis e aiuta a tenere la memoria pulita e lo smartphone un po’ più efficiente.