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Cosa sono i droni e come funzionano

Con la parola drone si identifica un piccolo velivolo capace di effettuare dei brevi viaggi e di trasportare anche dei pacchi. Può essere controllato da remoto

Veder sorvolare un drone sopra la nostra testa sta diventando una scena usuale. Le aziende sono al lavoro per utilizzare i quadricotteri anche per le spedizioni controllando il velivolo da remoto. Ma una domanda sorge spontanea: cosa sono e come funzionano i droni?

Visto lo sviluppo recente, molto rapido e ramificato in più settori, per molti esperti i droni sono destinati a conquistare i nostri cieli in poco tempo. Dalle consegne al trasporto, dobbiamo abituarci a questi velivoli. Iniziamo con il dire che la parola “drone” è il nome comune del dispositivo e in alcuni casi è anche inadatto. Con questo termine si definisce un’intera categoria di oggetti volanti, ovvero gli APR, gli aeromobili a pilotaggio remoto. Come ormai quasi tutti sanno i droni sono nati per motivi bellici, e fecero la loro apparizione già nella Prima Guerra Mondiale. La loro riconversione dall’ambito militare a quello commerciale è iniziato a metà degli anni 2000, anche se tutt’ora esistono droni usati a livello militare.

Tre famiglie di droni

Esistono principalmente tre famiglie di droni. I primi sono quelli a struttura a eliche. Si caratterizzano per avere una o più eliche montate sui vari bracci estraibili. Queste eliche permettono al drone di comportarsi come un piccolo elicottero. Ovvero possono restare fermi in posizione, volare in obliquo e virare repentinamente. Ci sono poi i droni a struttura planare che sono più simili agli aeroplani che agli elicotteri, anche perché non sono dotati di eliche, bensì di grandi ali. Servono soprattutto per i viaggia a media distanza, perché possono sfruttare correnti e flussi d’aria. Ci sono poi gli ibridi. Sono dei velivoli che spesso oltre a volare possono anche andare sulla terra e sull’acqua. Molto spesso questi droni prendono spunto nell’uso dalle caratteristiche di alcuni animali.

Droni e regolamentazioni

L’uso dei droni è soggetto a diverse limitazioni, per tutelare la privacy e la sicurezza, oltre che per non intralciare il normale traffico aereo. Le limitazioni sono state messe per iscritto da un documento abbastanza recente dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile).

Dove sono utilizzati i droni

Uno dei principali usi dei droni è quello che fa la Polizia per la sicurezza e il tracciamento. Monitorare il traffico di droga o le attività criminali con questi sistemi è più facile e dà meno nell’occhio. Ma i droni sono usati anche per verificare le condizioni di grandi parchi e aree protette e per monitorare le condizioni di centri abitati e monumenti colpiti da terremoto. E in alcuni casi sono stati usati anche nella ricerca dei dispersi di una tragedia. Dotati di particolari sensori vengono usati per la tele-rilevazione delle colture nei campi, per lo smog presente nelle città e per azioni simili. Infine l’uso più famoso al momento è quello delle riprese video.

Sarà capitato a tutti di incontrare un drone su una spiaggia o in montagna. Magari un amatore stava facendo una ripresa o una foto da pubblicare poi sui social o da inserire in un lavoro artistico. Oltre a questo uso da “cinema” però esistono tutta una serie di nuove tecnologie che al momento stanno rivoluzionando il mondo dei droni. Per esempio la possibilità di muoversi seguendo dei percorsi preimpostati e senza l’ausilio di un pilota umano.

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