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Dot, il drone autonomo che dipinge ritratti e murales

Avrete sicuramente sentito parlare di progetti per utilizzare i droni per consegnare pacchi e monitorare la fauna o le tempeste. Ma che ne dite della pittura?

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L’idea alla base del drone Dot nasce nel laboratorio di Paul Kry presso la School of Computer Science della McGill University. Il professore e alcuni dei suoi studenti hanno unito le forze per programmare piccoli droni per creare disegni a punti, una tecnica artistica nota come puntinismo, molto in voga in Francia verso la fine dell’Ottocento.

Non si tratta di un semplice esibizione, tiene a precisare il professor Kry. La messa a punto dei robot aerei, ricaricandoli di inchiostro in modo preciso ed efficiente, richiede complessi algoritmi per pianificare le traiettorie di volo e correggere eventuali errori di posizionamento. Anche correnti d’aria molto lievi possono portare, infatti, questi droni dal peso piuma fuori rotta. I droni – talmente piccoli da stare sul palmo di una mano – sono dotati di un braccio in miniatura con la punta in spugna imbevuta di inchiostro. Quando i droni volano davanti alla superficie da dipingere, sensori interni e un sistema di motion capture – tracking del movimento – li aiutano a posizionare nei posti giusti per utilizzare l’inchiostro.

Specializzato in ritratti

Si tratta di una tecnologia ancora allo stato di sperimentazione con grandi margini di miglioramento, ma finora il team del professor Kry è riuscito a eseguire i ritratti di Alan Turing, Grace Kelly e Che Guevara, per citare i personaggi più conosciuti. Ogni disegno è realizzato da poche centinaia a qualche migliaia di punti neri di varie dimensioni.

Voli notturni

Il professor Kry ebbe questa idea qualche anno fa per rendere più gradevoli i corridoi vuoti e le scale che conducano al suo laboratorio. «Ho pensato che sarebbe stato bello» ricorda Kry «avere dei droni in grado di dipingere ritratti di scienziati informatici famosi sulle pareti». Così ha comprato online un paio di minuscoli quadricotteri e ha dato il compito di sviluppare questo progetto estivo a uno studente nel 2014 sfruttando un premio offerto dal governo canadese per la ricerca universitaria. Altri due studenti hanno poi preso le redini del progetto, lavorando di notte e fino alle prime ore del mattino, in modo che gli sforzi artistici dei droni non fossero disturbati dalla turbolenza dell’aria creata da altri colleghi che entravano e uscivano dal laboratorio .

Progetto ambizioso

Il progetto di questo droni dalla “vena artistica”, come accennato, è ancora agli inizi, ma il professor Kry ha la “vista lunga” e intravede altri scenari a cui stanno, ovviamente, lavorando. Useranno, prima o poi, dei droni più grandi per dipingere murales su superfici esterne difficile da raggiungere, tra cui facciate curve o irregolari.

 

Il video in apertura è tratto da YouTube

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