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PMI E INDUSTRIA 4.0

Fabbrica digitale, strada obbligata per PMI

I cambiamenti apportati dall'Industria 4.0 obbligano le imprese italiane a trasformare i processi produttivi per non restare fuori dal mercato

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Fabbrica digitale, strada obbligata per PMI Fonte foto: Shutterstock

Se le aziende italiane, in modo particolare le piccole e medie imprese, vogliono restare competitive non possono ignorare la digitalizzazione. Passare da un sistema produttivo tradizionale a quella che è stata definita l’ Industria 4.0 rappresenta un passo inevitabile e fondamentale per l’impresa.

Eppure in Italia sono ancora tante le PMI che per una serie di ragioni faticano a completare il processo di digitalizzazione, che in molti Paesi europei ha raggiunto livelli molto alti. Automatizzare gran parte della filiera produttiva significa soprattutto migliorare l’efficienza complessiva dell’azienda. La tecnologia permette, infatti, di velocizzare i processi di produzione e di ridurre il numero di risorse sprecate. E, quindi, anche di tagliare i costi e massimizzare i profitti. Le imprese italiane non possono restare a guardare: o si adattano all’Industria 4.0 oppure rischiano di essere tagliati fuori dal mercato.

I problemi da superare: cambiare la forza lavoro

Digitalizzare non implica per forza tagliare posti di lavoro. Se cambiano i sistemi produttivi, sempre più automatizzati e meno manuali, dovrebbe mutare anche la forza lavoro. E purtroppo i dati sono preoccupanti. Ad esempio, l’età media in Italia dei dipendenti è molto alta, rispetto a quella europea, così come è ancora basso il numero di persone laureate. Il passaggio all’Industria 4.0 richiede, dunque, l’approvazione di riforme strutturali.

E poi, c’è anche un altro ostacolo che frena l’espansione digitale delle fabbriche italiane: le infrastrutture non adeguate. Nonostante, infatti, le misure adottate dai vari governi per costruire una rete veloce su tutto il territorio italiano, l’Italia è ancora molto indietro. Così come è imponente la burocrazia.

Ma il problema principale è soprattutto di natura economica: per un imprenditore convertire un’impresa al digitale ha un costo molto elevato, sostenibile solo da poche aziende. È chiaro che servirebbero delle politiche che rendano l’accesso al credito per le piccole e medie imprese più semplice e immediato. Così come sarebbe auspicabile aumentare gli sgravi fiscali.

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