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Facebook sa quello che fai sul telefonino anche se non utilizzi l’app

Grazie ai dati ottenuti tramite l’applicazione Onavo Protect, Facebook conosce perfettamente cosa fanno gli utenti e può anticipare le mosse dei concorrenti

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Facebook sa quello che fai sul telefonino anche se non utilizzi l’app Fonte foto: Jakraphong Photography / Shutterstock.com

Facebook sa quello che fai quando utilizzi lo smartphone, anche se non stai usando l’applicazione del social network. Questo è quanto emerge da un articolo pubblicato dal Wall Street Journal che ha analizzato il funzionamento di Onavo Protect, un’applicazione gratuita per la connessione VPN sviluppata da un’azienda acquistata da Facebook.

Alla maggior parte delle persone il nome Onavo Protect non dirà nulla, ma è il cavallo di Troia utilizzato dall’azienda di Menlo Park per conoscere le abitudini di navigazione dei propri utenti, anche quando non utilizzano l’applicazione di Facebook. Questo tipo di dati sono molto utili alle aziende come Facebook, che possono capire cosa vogliono i propri utenti e perché in un preciso momento non stanno utilizzando l’app. Secondo il Wall Street Journal, le informazioni ottenute da Facebook attraverso l’applicazione Onavo Protect avrebbero convinto il social network ad accelerare il lancio delle Storie su Instagram, su Facebook e su WhatsApp. Infatti dai dati raccolti emergeva che gli utenti passavano molto tempo a caricare le storie su Snapchat, rivale storico di Facebook.

Come Facebook ottiene i dati degli utenti

Una premessa prima di spiegare il modo in cui Facebook ottiene i dati degli utenti: il social network non sta facendo nulla di illegale.

Tutto parte da Onavo Protect. Si tratta di un’applicazione gratuita per creare una connessione VPN ed è sviluppata da un’azienda che Facebook ha acquistato nel 2013. L’app è disponibile sul Google Play Store e sull’App Store ed è stata scaricata da 24 milioni di utenti. Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense, quando un utente naviga sotto la VPN di Onavo Protect, tutti i suoi dati (le applicazioni che ha usato e i siti web che ha visitato) vengono trasferiti sui server di Facebook. Le informazioni vengono messe in un database che viene poi analizzato dal team di Facebook. Nelle condizioni di utilizzo dell’applicazione, viene specificato che Onavo analizza le abitudini online degli utenti. Quindi la raccolta dei dati è completamente legale.

Come Facebook utilizza i dati degli utenti

Per Facebook i dati con le abitudini degli utenti equivale a vincere alla lotteria. Conoscendo cosa fanno le persone con lo smartphone quando non sono sul social network, può sviluppare nuove funzionalità e migliorare quelle già presenti. Ed è esattamente quello che è successo con le Storie, lanciate prima su Instagram e poi su Facebook, WhatsApp e Facebook Messenger. Grazie ai dati ottenuti da Onavo Protect, Facebook ha scoperto che tantissimi utenti erano migrati su Snapchat per utilizzare le Storie. In pochissimo tempo anche l’azienda di Menlo Park ha dotato le proprie piattaforme social della stessa funzionalità.