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FuseBox, la stampante 3D al plasma per oggetti più resistenti

Uno dei punti deboli delle stampanti 3D sono gli errori di produzione e la resistenza degli oggetti, Essentium forse ha trovato la soluzione al problema

FuseBox, la stampante 3D al plasma per oggetti più resistenti Fonte foto: fusebox

Le tecnologie di stampa 3D si stanno continuamente rivoluzionando. Dopo il laser ecco l’elettricità. La nuova FuseBox dell’azienda Essentium, infatti, sfrutta l’energia elettrica per produrre degli oggetti più resistenti rispetto a quelli realizzati con le altri stampanti 3D.

Il calore creato dall’energia elettrica fonde i materiali usati, quasi sempre plastici, per creare gli oggetti in base alle forme preimpostate. La stampante è stata pensata per essere presentata alla conferenza internazionale Rapid a Pittsburgh. L’incontro è stato voluto da diversi produttori e il tema era cercare una soluzione per rendere macchinari e oggetti più resistenti in maniera tale da agevolare lo sviluppo globale, anche all’interno delle industrie, delle stampanti 3D. E in questo contesto la tecnologia mostrata da FuseBox per la sua semplicità ha sorpreso i partecipanti.

Oggetti più resistenti

L’energia elettrica, scaldando in maniera univoca l’oggetto e le parti già create durante la composizione dei vari starti evita il più possibile gli errori di costruzione. La società sviluppatrice dichiara che con questo metodo gli oggetti realizzati sono più resistenti del 95% rispetto a quelli della concorrenza. FuseBox non presenta il problema di delaminazione, ovvero il processo di rottura dei laminati in materiali compositi. Questo accade spesso nella tecnica FDM delle stampanti 3D, cioè nella modellazione a deposizione fusa. L’FDM lavora su un principio additivo rilasciando il materiale su vari strati. Un filamento plastico o un filo metallico è srotolato da una bobina, che fornisce il materiale ad un ugello, con il quale è possibile gestire il flusso. L’ugello è riscaldato per poter sciogliere il materiale e può essere guidato sia in direzione orizzontale che verticale. Il riscaldamento tramite energia elettrica che mette in atto FuseBox rende più forti le varie parti dell’oggetto e impedisce nella maggior parte dei casi degli errori di stampa.

Caratteristiche e prezzo

Va detto che al momento, rispetto alle altre tecnologie di stampa 3D, FuseBox non è economico. Si tratta di un sistema di stampa che costa tra i 15.000 e i 20.000 euro. Per fortuna, però, è compatibile con diversi sistemi e questo significa che molte aziende potrebbero associarlo ai loro processi produttivi. Un’altra pecca è la velocità, rispetto ad altre soluzioni FuseBox opera in maniera più lenta.

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