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Google, sperimentata una tecnologia che rende il visore VR invisibile

L'algoritmo consente di "mostrare" sul display di un headset VR il volto degli utenti ed è pensata per essere usata nei video dimostrativi

Google, sperimentata una tecnologia che rende il visore VR invisibile Fonte foto: Shutterstock

Google, o meglio il Google Research e il Daydream Labs, sforna un’altra novità: una tecnologia che trasforma un visore per la realtà virtuale in un dispositivo “invisibile”. Gli ingegneri di Mountain View, infatti, sono riusciti a realizzare un algoritmo che permette di mostrare il viso degli utenti in un video.

La tecnologia, che include il machine learning e la visione artificiale 3D, è in grado di creare un’immagine del viso dell’utente, mentre questi è immerso nel mondo virtuale, che viene poi “mostrata” sul display del device. In questo modo, gli spettatori possono “guardare” il volto dell’utilizzatore. Soprattutto in fase di dimostrazione, come può avvenire durante un video in cui un utente mostra la sua esperienza virtuale Lo scopo principale della nuova idea di Google è quello di diminuire quell’effetto strano, quasi di isolamento, restituito nelle clip dai tradizionali visori. L’algoritmo, infatti, ricostruendo in maniera virtuale il viso dell’utente, crea maggiore “vicinanza”.

Come funziona l’algoritmo di Google

Da quanto si può vedere da alcune immagini, l’Headset Removal, questo il nome che il team di Google ha dato alla tecnologia, è stato realizzato, come visto, grazie all’impiego del machine learning e della visione artificiale 3D. Per ricreare l’effetto “maschera da sub”, gli ingegneri hanno dovuto prima effettuare uno scan del viso di un utente e poi sviluppare un’immagine dinamica 3D del volto. Poi hanno utilizzato un visore dotato di alcuni sensori di eye-tracking per registrare il movimento degli occhi di una persona vera. In questo modo è stato possibile mostrare in un video il viso degli utenti mentre sono immersi in un’esperienza virtuale.

Possibili applicazioni

La nuova tecnologia “trasparente” di Google potrà essere utilizzata in molti campi. Gli utenti, infatti, una volta che sarà disponibile per tutti, potranno utilizzarla nei loro video su Youtube, nel gaming VR online oppure nelle future video conferenze VR.