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SICUREZZA INFORMATICA

Quanto rischia un’azienda che non investe sulla sicurezza informatica?

Uno studio effettuato da Cisco ha dimostrato i danni economici per un’azienda che subisce un attacco informatico, prevenire è sempre meglio che curare

Hacker e sicurezza informatica Fonte foto: Shutterstock

Difendere la propria azienda da possibili minacce informatiche è un investimento che ai meno esperti del settore può sembrare economicamente eccessivo. Prevenire però è sempre meglio che curare. E lo confermano i nuovi dati sul crollo di rendimento per le aziende che hanno subito un attacco hacker.

Stando ai numeri dell’edizione 2017 dell’Annual Cybersecurity Report (ACR) di Cisco non investire sulla sicurezza informatica per le aziende al giorno d’oggi è un doppio svantaggio. Innanzitutto perché se si subisce un attacco si produce meno. E in secondo luogo perché i costi per riprendersi dopo una “visita amichevole” di cyber criminali sono molto più alti delle spese per la prevenzione di queste minacce. Stando ai numeri Cisco il 22% delle aziende ha perso clienti dopo aver subito un attacco informatico. Una violazione, infatti, interrompe il rapporto di fiducia instauratosi nel tempo. E frena anche i possibili nuovi clienti.

Le conseguenze di un attacco hacker

Premi sull'immagine per scoprire sei trucchi per difendere la propria azienda dall'attacco degli hackerFonte foto: Shutterstock

Premi sull’immagine per scoprire sei trucchi per difendere la propria azienda dall’attacco degli hacker

Qualcuno potrebbe pensare che si tratti solo di un caso. Spesso i clienti vanno e vengono. Ma non è così. Perché dall’analisi di Cisco risulta che il 40% delle piccole e medie imprese, che hanno perso dei clienti a causa di una violazione hacker, hanno visto andare in fumo oltre il 20% della propria customer base. Non si tratta dunque di semplici casualità. Inoltre i numeri sono impietosi anche in ottica di produzione oltre che di crescita o stabilità della clientela. Secondo Cisco, il 29% delle aziende vittime di cyber criminali  ha avuto una contrazione di fatturato, mentre il 23% ha perso un’opportunità di business. La ricerca dell’azienda statunitense è strutturata partendo dall’analisi dei provvedimenti presi in seguito a un attacco dai Chief Security Officer di 13 Paesi diversi. Una figura professionale che nelle PMI italiane spesso latita come abbiamo già visto.

IoT e i nuovi pericoli

Cisco si è detta abbastanza allarmata dai dati emersi dall’indagine. Questo poiché con la crescita dell’uso di oggetti dell’Internet of Things le problematiche e gli attacchi hacker non faranno che aumentare. Risulta dunque fondamentale sensibilizzare le aziende su questi temi per invogliarle a investire prima di dover curare degli attacchi che rischiano di portare al fallimento anche grosse realtà.

I risultati della ricerca Cisco

Il 90% delle aziende che subisce un attacco hacker decide di investire sulla sicurezza informatica. Spendendo molti più soldi di quelli necessari per un intervento di prevenzione. Nel 38% dei casi la funzione Sicurezza viene separata dall’IT, e in un altro 38% di casi gli investimenti vengono fatti sulla formazione del personale. Mentre un 37% ha investito sulla prevenzione dopo aver già subito un attacco. La trasformazione digitale delle imprese dovrà andare avanti di pari passo con lo sviluppo di una cultura della sicurezza. Anche perché gli impatti sul business saranno sempre più evidenti, nel bene e nel male.

Come difendersi dagli attacchi hacker

Cliccando sui link che seguono, invece, potrete scoprire  suggerimenti, alcuni più tecnici altri più alla portata di tutti, riguardanti la sicurezza informatica e scoprire le tipologie di attacchi più comuni: dagli attacchi DDoS al phishing, passando per le botnet.

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