Libero
SMART EVOLUTION

La maglia smart che individua le malattie respiratorie

Il capo di abbigliamento intelligente, realizzato da un gruppo di ricercatori canadesi, attraverso un'antenna in fibra ottica misura le oscillazioni del torace

La maglia smart che individua le malattie respiratorie Fonte foto: Stepan Gorgutsa

I wearable non sono solo dei semplici oggetti tecnologici per contare i passi e il numero di calorie bruciate. Questi piccoli e sorprendenti device, come dimostra un recente studio, potrebbero, grazie alla quantità sterminata di informazioni raccolte, prevenire molte patologie cardiache.

Ma può una maglietta salvarci la vita? Una semplice T-shirt no, ma quella prodotta da un team di ricercatori in Canada sì. Si tratta di una maglietta smart in grado di monitorare il respiro in tempo reale della persona che la indossa. I dati raccolti dal device indossabile possono essere usati per valutare lo stato di salute soprattutto di coloro che soffrono di qualche disturbo respiratorio. Pensiamo, ad esempio, ai rischi che ogni giorno si trovano ad affrontare i malati di asma, oppure le persone affette da apnea notturna: per loro conoscere costantemente la qualità respriro è di vitale importanza.

Come funziona la smart T-shirt

Il capo di abbigliamento intelligente è stato realizzato dagli scienziati della Facoltà di Scienze e Ingegneria dell’Université Laval, un’università in lingua francese che si trova nella città di Quebec. A differenza delle principali tecnologie usate per monitorare il respiro, la maglietta dei ricercatori canadesi funziona senza ricorrere a nessun tipo di fili o di particolari sensori invasivi. All’interno della T-shirt, all’altezza del torace, è incastonata un’antenna ricoperta da argento e realizzata utilizzando la fibra ottica. Il sistema è in grado di raccogliere informazioni registrando le oscillazioni del torace provocate da ogni respiro e di trasmetterle.

Possibili usi

L’antenna per funzionare non ha bisogno di essere in diretto contatto con il corpo. L’obiettivo finale dei ricercatori è inviare i dati raccolti dal sensore a smartphone, tablet e computer. Sarà così possibile, anche se ancora il progetto è in fase di sviluppo, monitorare in tempo reale il respiro e prevenire in questo modo possibili complicanze respiratorie.