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La Svezia mette al bando i droni per motivi di privacy

La Corte Suprema Amministrativa svedese vieta l'uso di droni con telecamera per rispettare la legge sulla privacy dei cittadini

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La Svezia mette al bando i droni per motivi di privacy Fonte foto: Pixabay

La Svezia taglia le ali ai droni con telecamera. La Corte Suprema Amministrativa svedese li ha, di fatto, equiparati a dei veri e propri strumenti di sorveglianza, quindi, un rischio per la salvaguardia della privacy. È il primo Paese a vietarne l’uso privato.

La Corte Suprema Amministrativa svedese è stata irremovibile: il volo dei droni con telecamera è autorizzato solo per la prevenzione dei crimini o in caso di incidenti, non per sorvegliare la propria abitazione o per puro uso ricreativo. Una sentenza che sta sollevando molte critiche perché infligge un duro colpo ai produttori del settore – in piena espansione – dei mezzi aerei a pilotaggio remoto con danni che ammonteranno a milioni di euro. Sarà un caso isolato, o la decisione del paese scandinavo potrebbe influenzare altre nazioni? È davvero la fine delle foto e dei filmati ad alta quota?

Droni poliziotto

La Corte Suprema Amministrativa svedese, dal canto suo, autorizza l’uso dei droni – nel rispetto delle norme in vigore – al solo scopo di prevenire, indagare e individuare reati e incidenti, quindi, a esclusivo uso e consumo della Polizia e delle locali forze dell’ordine.

Droni messi al bando, mettono a rischio la privacyFonte foto: Pixabay

Droni messi al bando, mettono a rischio la privacy

Fulmine a ciel sereno

La notizia è stata diffusa dal quotidiano Aftonbladet.se che ha anche raccolto le prime reazioni dell’associazione droni svedese che non si aspettava una sentenza così severa e irremovibile. I produttori affermano, unanimi, che la nuova legge “uccide” letteralmente il promettente mercato dei mezzi aerei a pilotaggio remoto con la perdita di introiti e, di conseguenza, di numerosi posti di lavoro. E che la legge, inoltre, innanzitutto, quei professionisti che hanno buoni motivi per usare i droni – come giornalisti o registi – per filmare e fotografare luoghi dall’alto per motivi di lavoro. L’unica consolazione, afferma l’associazione svedese UAS – (Unmanned aircraft systems – sistemi aerei integrati senza pilota) – è che sarà difficile far rispettare questo nuovo divieto. Spetta, infatti, agli organi amministrativi di contea segnalare eventuali violazioni agli organi competenti che avranno delle serie difficoltà a verificare che si tratti davvero di droni con a bordo una telecamera. Una sentenza che potrebbe fare giurisprudenza a livello europeo, aspettiamo i prossimi mesi per vedere come si evolverà la situazione.