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Le bende intelligenti ti dicono quando sei guarito

Per tenere sotto controllo le ferite sono in fase di sperimentazione delle bende intelligente che monitorano lo stato di salute del paziente

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Le bende intelligenti ti dicono quando sei guarito Fonte foto: Shutterstock

Lo stato di salute di una ferita di una certa importanza, fino ad oggi, comportava la regolare sostituzione della fasciatura da parte di un medico, l’analisi della condizione dello stato di salute dell’area malata, e l’applicazione di nuove bende. Anche in questo settore la tecnologia sta facendo passi da gigante.

Un team di ricercatori gallesi della Swansea University sta sperimentando delle bende “intelligenti” che sono in grado di sapere cosa sta avvenendo sotto la fasciatura senza la necessità di rimuoverle. Si tratta, naturalmente di una fasciatura realizzata con del tessuto speciale – stampato in 3D – dotato di nano-sensori e di un collegamento wireless in 5G che trasmette costantemente i dettagli sullo stato di salute del paziente. È un sistema che consente ai medici di personalizzare il trattamento sulla base dei progressi della ferita della persona, della sua posizione e attività. Il trattamento, in questo modo, può essere cambiato a seconda dell’evolversi della situazione.

Non tutti i pazienti sono uguali

Se la ferita sta guarendo bene, non mostra segni di infezioni, verrà adottata una procedura medica diversa rispetto a quella di un paziente che sta recuperando più lentamente e ha bisogno di maggiore riposo. I medici si sono dati circa un anno di sperimentazione per queste bende “intelligenti. Ma ci sono alcune variabili che devono “incastrarsi” affinché questa promettente innovazione medica abbia il successo auspicato e venga adottata gradualmente in sempre più ospedali. La città di Swansea deve completare il suo hub di prova 5G, mentre gli esperti nanotech devono finire di mettere a punto i sensori. Non è escluso che ci possano essere dei ritardi, ampiamente previsti. Ma se tutto andrà come sperato, i medici potranno tenere d’occhio la ferita a distanza e rimuovere la fasciatura prima del dovuto oppure chiedere al paziente di recarsi in ospedale quando si rivela davvero necessario.