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Cloud storage gratis, i migliori servizi per salvare i file online

Comoda e versatile, l’archiviazione dei file e documenti online è sempre più diffusa. Basta saper scegliere il servizio più adatto alle proprie esigenze

Microsoft OneDrive Fonte foto: Microsoft

C’era un tempo il floppy disk. C’era un tempo il CD. C’era un tempo il DVD. C’erano una volta le pennette USB e gli hard disk esterni. C’è, ma chissà ancora per quanto, il disco rigido del PC. La storia dell’archiviazione dati è fatta da un lungo processo di miniaturizzazione che porterà al dissolvimento del supporto.

Il futuro dell’archiviazione dei documenti di testo, dei film, dei video, delle immagini e di qualunque altra tipologia di file passa, infatti, dalla nuvola. O, per essere più specifici, dai molteplici servizi di cloud storage oggi esistenti. Un tempo visti con diffidenza, oggi i portali che permettono di salvare file online sono sempre più utilizzati e apprezzati: merito di un accresciuto livello di sicurezza informatica e una maggiore duttilità. Grazie ai cloud storage gratis, infatti, sarà sempre possibile avere con sé i file più importanti indifferentemente se si utilizza il PC di lavoro, il laptop personale o uno smartphone.

Google Drive

Legato a doppio filo all’account Google e Gmail, Google Drive è il servizio di cloud storage lanciato dall’azienda di Mountain View nel 2012. Nato inizialmente come uno dei tanti esperimenti di Big G, è oggi parte fondamentale dei servizi Google, tanto da poterlo definire come l’architrave su cui regge l’intera infrastruttura. Al momento della creazione di un account Google (la casella di posta elettronica con Gmail, per intendersi) si riceveranno automaticamente 15 gigabyte di spazio di archiviazione cloud gratis. Nel caso di Google, però, i gigabyte non sono tutto: legati al servizio di cloud storage, infatti, troviamo tutti gli altri servizi della galassia Big G. Mail e allegati di Gmail, ad esempio, saranno archiviati nella stessa porzione di nuvole, così come i file creati con la suite di Google Docs e addirittura il backup delle conversazioni di WhatsApp Android. Nel caso in cui i 15 gigabyte non dovessero bastare, si può decidere di attivare uno dei piani a pagamento: si parte da 2 euro al mese per 100 gigabyte fino ad arrivare a 300 euro al mese per 30 terabyte.

Salvare i file personali su Google Drive è semplice e immediato. Si scarica il client sul dispositivo scelto (multipiattaforma, disponibile per Windows, macOS, iOS e Android) e si gestisce lo spazio cloud come se fosse un normale disco rigido: si creano cartelle e sottocartelle e si archiviano i file come meglio si vuole. I file saranno accessibili sempre e dovunque: tutto quello che serve sarà una connessione a Internet. Su computer (sia Windows sia macOS) il client creerà una cartella “speciale”: tutto ciò che sarà trasportato al suo interno (sia file, sia altre cartelle) sarà automaticamente salvato anche all’interno dello spazio cloud. In questo modo l’archiviazione sulla nuvola sarà semplice e immediata come salvare file sul proprio disco rigido o chiavetta USB.

Dropbox

Il veterano dei servizi di cloud storage, Dropbox resta ancora oggi uno dei servizi cloud storage gratuiti più conosciuti e utilizzati sul mercato. Rispetto ad altri concorrenti non offre molto spazio inizialmente – alla creazione dell’account si otterranno “appena” 2 gigabyte per l’archiviazione dati gratis – ma grazie ad alcuni trucchi Dropbox è possibile ottenere spazio aggiuntivo senza dover pagare. Completando il tutorial iniziale; seguendo l’azienda su Twitter; collegando gli account social al servizio di cloud storage gratis e invitando gli amici a iscriversi a Dropbox si verrà premiati con 500 megabyte di spazio gratuito (sino a un massimo di 16 gigabyte) che si andrà a sommare ai 2 gigabyte iniziali. Nel caso non dovesse essere ancora sufficiente, si può sottoscrivere il piano a pagamento e avere 1 terabyte di spazio al costo di circa 8 euro al mese (per le aziende e i professionisti sono previsti piani tariffari ad hoc). Sottoscrivendo il piano Pro, inoltre, si potranno modificare file di testo, presentazioni e file Excel direttamente online grazie all’integrazione con Office 365; sarà possibile proteggere l’accesso ai file con password e cancellare il contenuto dell’app nel caso si dovesse smarrire lo smartphone o tablet.

Il funzionamento di Dropbox è piuttosto semplice. Per iniziare ad archiviare file nella nuvola sarà sufficiente scaricare il client dal portale (disponibile per Windows, macOS, iOS, Android, Linux e Windows Phone) e iniziare a sincronizzare i file che più interessano: da smartphone si dovranno creare cartelle e sottocartelle all’interno delle quali salvare documenti e foto, mentre su PC sarà sufficiente trasportare tutti i file che si vogliono salvare online all’interno della cartella “Dropbox” creata in seguito all’installazione del client. Tutti i file, ovviamente, saranno accessibili sempre e da qualunque dispositivo dotato di connettività alla Rete.

Microsoft OneDrive

Parte integrante di Windows 8.1 e di Windows 10 (il client si trova già preinstallato), OneDrive è il servizio di cloud storage gratis creato da Microsoft. Con i suoi 5 gigabyte di spazio (in calo rispetto ai 15 gigabyte offerti inizialmente) è tra i servizi più “generosi” sotto questo punto di vista. Per poter utilizzare OneDrive è necessario essere iscritti a uno dei portali della “galassia Microsoft” (Outlook, Live, Hotmail): il suo punto di forza, infatti, è l’integrazione con gli altri software e servizi online realizzati dalla casa di Redmond. Navigando all’interno del proprio spazio OneDrive, tanto per fare un esempio, sarà possibile creare e modificare file di testo, presentazioni e file Excel accedendo direttamente alle web app di Office online. Inoltre, nel caso si abbia un abbonamento a Office 365, questi stessi documenti potranno essere rivisti e corretti contemporaneamente da più utenti: sarà sufficiente condividere un file con altri iscritti ai servizi Microsoft e si potrà lavorare insieme su uno o più documenti.

Microsoft OneDriveFonte foto: Office

OneDrive, cloud storage multipiattaforma di Microsoft

Grazie al client multipiattaforma (disponibile oltre che su piattaforma Windows anche su macOS, Android, iOS e Windows Phone) si potranno sincronizzare e condividere i file tra più dispositivi in maniera semplice e veloce. Per salvare file online da PC sarà sufficiente trasportare i dati direttamente nella cartella OneDrive: sarà poi il client, attivo in backgroud, a occuparsi della sincronizzazione. Su smartphone, invece, gli utenti potranno creare manualmente cartelle e salvare file, mentre le foto saranno automaticamente sincronizzate su OneDrive senza andare a incidere, però, sullo spazio di archiviazione a disposizione dell’utente.

Apple iCloud Drive

Inizialmente pensato per i soli utenti della mela morsicata, ma oggi disponibile anche per gli utenti Windows, Apple iCoud è il servizio di cloud storage nel quale trovano spazio i backup dei vari iPhone e iPad (incluso il backup di WhatsApp per iPhone) e degli altri dispositivi dell’azienda californiana. Non solo: grazie al client iCloud Drive, infatti, sarà possibile sincronizzare sulla nuvola le cartelle che più si preferiscono (incluse Scrivania e Documenti, solitamente le più “affollate”) semplicemente spostandole all’interno della cartella “iCloud Drive” presente nel Finder.

Apple iCloud Drive

Apple iCloud Drive, il cloud storage della mela morsicata

Grazie al proprio account Apple (lo stesso utilizzato per scaricare le app dall’App Store con l’iPhone, tanto per intendersi) si avrà a disposizione uno spazio gratuito di 5 gigabyte (in parte occupato, però, dai file del backup iPhone) nel quale poter salvare documenti, fogli di lavoro, immagini, video e ogni altra tipologia di file. Grazie all’integrazione con gli altri servizi e software Apple, gli utenti potranno modificare documenti direttamente nel cloud sia da PC macOS o Windows, sia dai dispositivi mobili iOS. Nel caso in cui lo spazio non dovesse bastare, si può dare uno sguardo ai piani a pagamento (si parte da 0,99 euro al mese per 50 gigabyte aggiuntivi sino ai 19,99 euro al mese per 2 terabyte di spazio cloud aggiuntivo).

Mega

Creato da Kim DotCom (programmatore di origine tedesca divenuto famoso per il servizio di file sharing illegale MegaVideo), Mega si propone come uno dei servizi di cloud storage gratuito più sicuri e conveniente. Dopo aver creato il proprio account, infatti, si avranno a disposizione ben 50 gigabyte di spazio per l’archiviazione senza necessità di pagare alcunché. Grazie ai client per computer e smartphone, i file saranno accessibili da sistemi Windows, macOS, Linux, iOS, Android e Windows Phone. A facilitare ulteriormente la vita degli utenti, poi, troviamo le estensioni per Chrome e Firefox, che consentono di caricare file nel nostro “pezzo” di nuvola direttamente dal browser. Nel caso in cui lo spazio non dovesse bastare, si può sottoscrivere uno dei piani a pagamento (a partire da 99 euro annue per 500 gigabyte di spazio cloud).

Mega cloud storageFonte foto: Mega

Mega cloud storage

La caratteristica più interessante di Mega, però, non è tanto lo spazio di archiviazione gratis quanto il focus sulla sicurezza. Il codice sorgente del servizio è open source e messo liberamente a disposizione di utenti e sviluppatori, mentre tutti i file saranno protetti da crittografia end-to-end: ciò consente di proteggere i documenti di testo, immagini, video e quant’altro si deciderà di caricare su Mega da tentativi di attacco man in the middle. Le informazioni saranno crittografate già una volta archiviate nella cartella “Mega” del nostro computer, saranno inviate attraverso connessioni protette e saranno archiviate nella loro “forma crittografica”: solo l’utente avrà a disposizione la chiave per decrittare le informazioni. Se, da un lato, ciò permette di proteggere i propri file, dall’altro pone dei rischi non da poco: nel caso si dovesse perdere la versione decrittata, infatti, sarà impossibile recuperare l’originale dal servizio di cloud storage.

Tresorit

Il cloud storage per i nostri tesori. Ovvero, per quei file e documenti della massima importanza che si vogliono proteggere a tutti i costi. Tresorit, infatti, adotta la politica dello Zero-knowledge (“Conoscenza zero” in italiano) per offrire ai propri utenti il più alto livello di privacy e sicurezza possibile. I file sono crittografati direttamente all’interno della cartella “Tresorit” creata all’interno del computer e successivamente archiviati online. La chiave crittografica resta nelle mani dell’utente, che sarà l’unico a poter leggere i file nella loro forma “normale”.

Al momento dell’iscrizione, Tresorit offre 14 giorni di prova gratuita dell’account Pro (fino a 100 gigabyte di spazio cloud e 5 dispositivi sincronizzabili per 10 euro al mese), ma si può decidere di passare alla versione free che mette a disposizione 3 gigabyte gratis. Grazie al client multipiattaforma (Windows, macOS, Android e iOS) gli utenti potranno accedere ai loro file crittografati da qualunque dispositivo, a patto di avere una connessione Internet attiva e funzionante.

 

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