Libero
TECH NEWSPROMO

Oltre il digital divide. La “fibra” wireless diventa realtà

Oltre il digital divide. La “fibra” wireless diventa realtà

Internet ultraveloce anche nelle zone non raggiunte dalla fibra ottica? Con il 4,5G e il Fixed Wireless oggi è possibile.

Per chi vive fuori dalle grandi città, specialmente in zone montane o comunque non raggiunte dalla rete telefonica classica e dai suoi cavi di rame, il significato di digital divide è chiaro: l’accesso ad internet è difficile quando non impossibile e la banda larga è un sogno. A meno di non mettere mano al portafoglio e scegliere, dove possibile, soluzioni più costose come quella di internet punto-punto via satellite.

In Italia, anche per la conformazione fisica del territorio, il tema del digital divide resta sempre molto attuale e soluzioni e programmi per superarlo hanno consentito nel tempo diversi passi avanti. Quello più importante, però, anche per il suo impatto infrastrutturale vicino allo zero, è quello che si sta compiendo proprio nell’ultimo biennio, tra il 2016 e il 2017, e ha un nome: Fixed Wireless Access, possibile grazie alle evoluzioni della tecnologia LTE. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Tutto parte dal 4G e LTE
Chiunque abbia un contratto di telefonia mobile ha sentito parlare (e con sempre maggior frequenza) di 4G e LTE. Il tema è sempre quello della navigazione internet e quando questo si collega all’utilizzo di dati da smartphone, le tre misteriose lettere si ritrovano sempre più frequentemente. L’acronimo LTE sta per “Long Term Evolution” e a prima vista non è per nulla esplicativo. Ma dietro la LTE si nasconde il mobile di quarta generazione, anche chiamato 4G e diventato sinonimo di Internet ultraveloce nelle tariffe per smartphone e in generale per il traffico dati in mobilità. Con le moderne reti LTE si possono infatti raggiungere 100, 150 o anche 500 Mbit/secondo.
Per dare un termine di paragone, la velocità della LTE corrisponde a 6 volte quella di un già ottimo collegamento ADSL per la linea di casa ed è paragonabile a quella della fibra ottica! Perché allora non sfruttare questa possibilità in chiave wireless e portare la navigazione veloce anche nelle case oltre che in mobilità?

4,5G e 5G sono già qui
L’evoluzione continua, come dimostrano i già attuali 4,5G e 5G, e l’obiettivo 1000 MBit/s di velocità di trasmissione dati non è poi così lontano. Intanto, sia gli operatori virtuali, sia i grandi della telefonia fissa cominciano ad interessarsi a soluzioni che, sfruttando reti tecnologicamente sempre più avanzate, portino la banda larga e ultralarga anche nelle zone non raggiunte dalle infrastrutture fisiche attraverso il wireless. E i più attivi e veloci a muoversi, in questo senso, non sono mai gli operatori tradizionali. E nata così, ed è ad oggi unica nel suo genere, l’offerta Tiscali 4G+ Unlimited che, grazie ad un accordo con il colosso Huawei, consente ai clienti Tiscali di avere una rete domestica attraverso una “fibra” che arriva via wireless e con essa di navigare alla velocità della fibra vera, cioè fino a 100 MBit/secondo. Partita con l’idea di raggiungere le zone in pieno digital divide (la Val Trompia è stata la prima a sperimentarlo), l’offerta punta a rappresentare in realtà anche una alternativa più economica rispetto alla fibra vera e propria, e ovviamente molto meno problematica sul piano infrastrutturale, non avendo bisogno di alcun collegamento “fisico”. Da qui la scelta di aprire anche alla città, e ha scelto Perugia come banco di prova.

 

Cosa ci attende?
A pieno regime, il progetto Tiscali-Huawei prevede la copertura dell’Italia (quasi) intera con una rete 4.5G WTTH, che sta per “Wirelessfiber To The Home”, basata sulle ultime evoluzioni della connettività LTE. L’offerta attuale Tiscali  è proposta addirittura in modalità try&buy, proprio per poterne provare dal vivo i vantaggi prima di sceglierla definitivamente. Certamente un investimento di questo tipo farà da capofila ad ulteriori evoluzioni, che coinvolgeranno tutti gli operatori tecnologici e di telefonia. A tutto vantaggio di milioni di famiglie italiane, che potranno sperimentare una connettività a banda larga fino a pochissimo tempo fa impensabile.