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PMI E INDUSTRIA 4.0

PMI, cosa è necessario per la transizione verso l'Industria 4.0

L'Industria 4.0 rappresenta una possibilità di crescita per le PMI: Unindustria ha redatto delle linee guida per portare avanti il processo di digitalizzazione

PMI, cosa è necessario per la transizione verso l'Industria 4.0 Fonte foto: Shutterstock

Negli ultimi tempi è facile sentire accostare i temi legati alle piccole e medie imprese con le possibilità rappresentate dall’Industria 4.0. Per le PMI la nuova rivoluzione industriale sembra rappresentare il futuro. Vediamo cosa deve fare una piccola azienda per sfruttare al meglio le nuove tecnologie.

A segnalare i passaggi concreti che le piccole e medie imprese dovranno fare per avvicinarsi al mondo dell’industria 4.0 è stata una ricerca di Unindustria. Al progetto, che ha il fine di creare un punto di contatto tra aziende e sistema universitario, ha collaborato anche il dipartimento di Ingegneria dell’Impresa dell’Università di Tor Vergata. Il nuovo sistema per guidare le PMI e farle avvicinare alle nuove tecnologie si chiamerà Cicero Hub. Per realizzare delle linee guida affidabili a livello nazionale, Unindustria ha lavorato con diverse PMI del Lazio prima di lanciare il progetto. L’indagine ha fatto emergere le principali difficoltà per le piccole aziende nella transizione digitale dei loro sistemi produttivi.

Le linee guida

Dalla ricerca, Unindustria ha ricavato i temi principali per redigere le linee guida per la transizione verso l’Industria 4.0. Temi che non sono stati dettati dall’alto ma che le stesse PMI hanno suggerito. Cicero Hub aiuterà le piccole imprese nella formazione in ambito digital. Al tempo stesso fornirà degli strumenti utili alle aziende per orientarsi tra i vari finanziamenti pubblici, sia a livello regionale, nazionale ed europeo. Il portale aiuterà poi le PMI negli studi di fattibilità e nella commercializzazione dei prodotti online. Il servizio servirà anche per cercare dei potenziali partner, fare un’analisi delle criticità e per essere guidati nella realizzazione di prototipi. L’ordine di questi punti non è causale ma riprende i risultati emersi dal sondaggio con le PMI del Lazio. La scelta di questa regione non è stata casuale da parte di Unindustria. In quest’area, infatti, si registrano tassi particolarmente elevati di istruzione terziaria (il 31,6% contro una media nazionale del 25,3%), ed una percentuale di PIL proveniente da ricerca e sviluppo superiore alla media nazionale (1,64% contro 1,3%).