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PMI E INDUSTRIA 4.0

PMI, i segreti per avere successo con i Big Data

Alcune PMI pensano che avere una grande mole di dati sia sufficiente per aumentare l'efficienza, in realtà a creare valore è l'analisi delle informazioni

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PMI, i segreti per avere successo con i Big Data Fonte foto: Shutterstock

I Big Data rappresentano un’opportunità di crescita enorme per le PMI. Ma avere una grande quantità di dati non è per forza un vantaggio. Il valore per le aziende nasce con l’analisi di questi dati. Capire come sfruttare una grande mole di informazioni però non è semplice, specie per le imprese più piccole.

Esistono diversi modi di generare guadagno partendo dai dati in arrivo dalle nuove tecnologie. Non può esserci però una strada standard da seguire, ogni PMI deve partire da quella che è la propria storia e il proprio obiettivo. Per fare un esempio il Point Defiance Zoo & Aquarium di Tacoma, negli Stati Uniti, ha incrementato negli ultimi mesi i propri guadagni analizzando i dati provenienti dalle stazioni meteo della zona di Washington. In questo modo in base alle condizioni climatiche hanno generato delle offerte particolari che hanno incrementato le visite anche nei periodi più freddi e piovosi.

Analisi dei dati e aumento dei profitti

Ma questa non è l’unica storia di successo sull’utilizzo corretto dei Big Data. Brian Janezic, possiede due autolavaggi in Arizona, sempre negli Stati Uniti, e per aumentare i profitti ha pensato di installare due sensori IoT nei dispensatori di prodotti chimici per il lavaggio interno ed esterno dell’automobile. In questo modo, dopo un po’ di tempo ha capito quanto detersivo sprecavano ogni volta i clienti. Brian ha così deciso di automatizzare il rilascio del detersivo in base alle statistiche medie in arrivo dai sensori. In questo modo ha ridotto i costi e ha reso più efficiente la sua impresa.

Le linee guida per i Big Data

Insomma i dati vanno sfruttati in base alle proprie esigenze. Ma esistono comunque delle linee guida che possono aiutare le PMI, almeno nella fase di avvicinamento ai Big Data. Il primo consiglio è quello di usare i dati per agevolare il raggiungimento di un obiettivo preciso. Per esempio, se abbiamo deciso di abbassare i costi, almeno all’inizio è inutile utilizzare i dati per altri motivi, concentriamoci sulle informazioni che ci aiutano a diminuire gli sprechi. Per ottenere valore poi è necessario utilizzare i giusti strumenti. Questi software non vanno acquistati all’acqua di rose ma devono avere un costo ragionevole per la nostra impresa e devono essere facili e intuitivi da utilizzare. Altrimenti dovremo rivolgerci a delle figure professionali specifiche aumentando i costi di gestione.