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SICUREZZA INFORMATICA

Boom di ransomware nelle email di spam nell'ultimo trimestre del 2016

Circa il 20% dello spam circolato verso la fine dell'anno scorso - secondo il report "Spam and phishing in 2016" di Kaspersky - conteneva il virus del ricatto

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Boom di ransomware nelle email di spam nell'ultimo trimestre del 2016 Fonte foto: Sutterstock

Il numero dello spam nel 2016 ha raggiunto il 58,3% del traffico di posta elettronica a livello mondiale, con un aumento del 3% rispetto al 2015. Il podio dei principali paesi fonte di messaggi “spazzatura” restano gli Stati Uniti (12,1%), seguiti dal Vietnam (10,3%) e dall’India (10,2%) che si piazza al terzo posto.

Il report “Spam and phishing in 2016″ di Kaspersky Lab evidenzia che la Germania resta al primo posto tra i Paesi presi di mira dalle pubblicità più pericolose (14,1%), seguita rispettivamente dal Giappone (7,6%) e dalla Cina (7,3%), entrambe fuori dalla Top Ten nel 2015. Il 15,3% dei singoli utenti è stato attaccato dai phisher, mentre la percentuale media di attacchi di phishing ai clienti di banche e istituzioni finanziarie nel 2016 è risultata del 47,5%, rispetto al 34,3% del 2015 e al 28,7% del 2014. Il Trojan.Win32.Bayrob è stato lo strumento più sfruttato – tra tutte le famiglie di malware, in genere, in circolazione – per spedire messaggi di spam e rubare dati personali.

Il ransomware superstar

I protagonisti indiscussi dello spam nel 2016 sono stati specifici trojan che scaricavano il temibile malware del ricatto sul computer del malcapitato utente. I cyber criminali hanno adottato la strategia dell’invio in massa per innescare un’epidemia a tappeto tramite l’encryptor Locky. Anche ransomware come Petya, Cryakl e Shade hanno fatto la loro parte, seppure in maniera minore. Il numero dei programmi malevoli ha iniziato ad aumentare nel dicembre 2015 per poi continuare a crescere – anche se in maniera discontinua – per tutto il 2016. Gli intervalli di calma relativa – secondo Kaspersky Lab – sono da attribuire a una disattivazione temporanea della botnet Necurs principale responsabile dell’invio e della diffusione del ransomware Locky.

Numero di email di spam dannose nel 2016 (fonte report “Spam and phishing in 2016” di Kaspersky Lab)Fonte foto: Kaspersky Lab

Numero di email di spam dannose nel 2016 (fonte “Spam and phishing in 2016” di Kaspersky Lab)


Sport e terrorismo le esche più “gettonate”

Gli spammer hanno fruttato gli eventi più importanti in programma l’anno scorso: primo tra tutti i Giochi Olimpici in Brasile. Ma non hanno disdegnato altre manifestazioni di forte richiamo come il Campionato europeo di calcio e gli imminenti Campionati mondiali di calcio del 2018 e del 2022. Si sono inventati mail che inviavano false comunicazioni relative a biglietti alla vincita di biglietti della lotteria legati a questi eventi. Altro tema molto sfruttato nelle e-mail di spam è il terrorismo. Molte cosiddette lettere Nigeriane, che facevano leva sul problema dei rifugiati con il solito obiettivo catturare l’attenzione dell’utente con promesse di ingenti somme di denaro. Un clic e la vittima scaricava uno o più malware sul proprio computer.

Cina presa di mira senza precedenti

Premi sull'immagine per scoprire i dieci consigli per difendersi dal phishingFonte foto: Shutterstock

Premi sull’immagine per scoprire i dieci consigli per difendersi dal phishing

Una delle novità del 2016 è l’ingente aumento di pubblicità spam spedite tra le piccole e medie imprese cinesi. Un tipico messaggio era un elogio ai meriti dell’impresa e ai traguardi raggiunti apparentemente inviato da un manager dell’azienda stessa. Un interesse da parte degli spammer che è valso alla Cina il secondo posto, dopo la Germania, come paese più bersagliato da messaggi pubblicitari più nocivi nel corso del 2016.

Come difendersi dagli attacchi hacker

Cliccando sui link che seguono, invece, potrete scoprire  suggerimenti, alcuni più tecnici altri più alla portata di tutti, riguardanti la sicurezza informatica e scoprire le tipologie di attacchi più comuni: dagli attacchi DDoS al phishing, passando per le botnet.