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Facebook, 2.900 richieste di accesso a profili dal Governo italiano

Confrontati con i dati dell’anno scorso, il report evidenzia un significativo aumento. Accolte il 56% delle richieste presentate dal nostro Paese

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Facebook Fonte foto: C_osett/Flickr

Nella prima parte del 2016 i Governi di tutto il mondo hanno richiesto a Facebook di accedere ai dati degli account di quasi 60 mila utenti. Secondo il report, che il social network ha da poco pubblicato, il numero è cresciuto del 27% rispetto allo stesso periodo nel 2015.

Indagine che conferma ancora una volta il ruolo fondamentale che i social, bacino di informazioni, giocano nella nostra vita. Il report per la prima volta include delle informazioni relative alle richieste pendenti, vale a dire quelle che sono in attesa del via libera legale. Come afferma il social network, i dati sono conservati temporaneamente dal momento in cui un governo effettua la richiesta e vengono divulgati solo dopo aver ricevuto una richiesta formalmente valida. In caso di emergenza, quando i dati possono ad esempio prevenire incidenti gravi, Facebook può comunque dare accesso diretto agli account degli utenti. Se le motivazioni non sono sufficienti o legalmente attendibili, il social si può rifiutare.

Le richieste di accesso a Facebook del Governo italiano nel primo trimestre 2016

Per quanto riguarda la situazione in Italia scopriamo che il nostro governo ha inviato quasi 2.900 richieste di accesso agli account degli utenti del social network. Di queste richieste 41 sono state effettuate sotto regime di emergenza, mentre il resto ha seguito l’iter ordinario. Ma quanti dati ha rilasciato il social network a seguito di queste richieste? Il 56% per quelle avanzate con procedimento legale e il 70% per le richieste di accesso in caso di emergenza.

Le istituzioni italiane, inoltre, hanno domandato al social network di preservare le informazioni di 909 account (in caso di richiesta delle autorità governative o giudiziarie, Facebook conserva i dati per un periodo di 90 giorni). Chiudiamo con la limitazione dei contenuti. Facebook, infatti, può impedire agli utenti di accedere a Pagine Pubbliche e informazioni che sono in contrasto con le leggi italiane. Il social network nel nostro paese ha ristretto l’accesso a 11 contenuti.

L’impegno di Facebook a favore della privacy

Privacy InternetFonte foto: Shutterstock

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Dati a parte, nel report Facebook sottolinea ancora una volta il suo impegno a protezione della privacy degli utenti che usano il social network. “Non forniamo ai governi – si legge nell’indagine – porte di accesso diretto alle informazioni delle persone”.