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SICUREZZA INFORMATICA

Sicurezza Android, le tre minacce malware più pericolose

Secondo Check Point, nota azienda esperta in sicurezza informatica, i malware peggiori sono: Hummingbad, Hiddad e Lotoor. Ecco come difendersi

Sicurezza Android, le tre minacce malware più pericolose Fonte foto: Shutterstock

Nonostante i tentativi di Google, che negli anni ha reso il suo sistema operativo sempre più sicuro, Android continua a essere preso di mira dagli hacker. Tra malware e virus, il robottino verde è, infatti, il target preferito dei pirati informatici, pronti a infettare gli smartphone delle vittime.

Ci sono una serie di ragioni se Android è perseguitato dai cybercriminali. La prima è abbastanza semplice: l’OS di Mountain View è presente sulla maggior parte dei device mobili in circolazione. Poi, rispetto a iOS, Android lascia agli utenti molte libertà, tra cui anche la possibilità di installare applicazioni da fonti non ufficiali. Che spesso possono contenere anche dei malware. Purtroppo, però, capita anche che gli hacker siano abili a infiltrarsi all’interno del Play Store, ingannando i severi controlli di Android. Ci sono, infatti, diversi casi e vanno dal malware che si è nascosto dentro un’app per videogame, a quello presente in un software per la batteria, passando per FalseGuide, un virus che ha colpito due milioni di utenti. Tutti erano stati in grado di approdare nel market di Google.

Le conseguenze per gli utenti, infettati dai malware, sono nefaste. I virus possono, infatti, causare danni ai dispositivi, ma anche appropriarsi dei dati personali delle vittime che, come sappiamo, possono comprendere molte informazioni riservate, tra cui password e credenziali bancarie.

I tre spauracchi di Android

I malware, però, non sono tutti uguali e si differenziano per modalità di attacco e per obiettivi. Secondo Check Point, nota azienda specializzata in sicurezza informatica, sono tre le minacce più pericolose per Android: Hummingbad, Hiddad e Lotoor.

Hummingbad è un malware molto subdolo perchè punta a installare un rootkit, ossia un software malevolo utilizzato dagli hacker per prendere il controllo del dispositivo e per aggiungere altre applicazioni dannose. I cybercriminali possono, attraverso Hummingbad, installare dei keylogger, bucare i sistemi di protezione delle e-mail e rubare i dati degli utenti.

Hiddad è un malware ingannevole: il suo compito, infatti, è penetrare nel codice di una delle applicazioni presenti nello store di Android e creare una copia perfetta e infetta, per poi diffonderla sui market digitali non ufficiali. Hiddad normalmente mostra sui dispositivi colpiti annunci pubblicitari. E non solo. Il malware in alcuni casi è in grado anche di impossessarsi di molte informazioni personali.

La terza e ultima pericolosa minaccia per tutti i dispositivi Android è Lotoor. Si tratta di un malware che mira a ottenere i privilegi di amministratore, sfruttando la presenza di vulnerabilità nel sistema operativo del robottino verde. In questo modo, gli hacker possono prendere il controllo del device. Con tutto quello che ne consegue.

Come proteggersi

Android è un sistema sicuro, migliorato soprattutto con Nougat. Anche se alcune app malevoli riescono a sbarcare sul Google Play Store, aggirando i sistemi di controllo, la maggior parte delle infezioni è causata dalla superficialità degli utenti. Scaricare applicazioni da market non ufficiali, infatti, è molto pericoloso. Così come è rischioso aprire allegati o link arrivati da fonti sconosciute. È consigliabile, inoltre, mantenere Android aggiornato all’ultima versione.