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Smartphone perso o rubato? Più stressante di una minaccia terroristica

Una ricerca realizzata nel Regno Unito conferma ancora l'impatto negativo degli smartphone sulle nostre vite: perderlo è peggio di un attacco terroristico

Smartphone perso o rubato? Più stressante di una minaccia terroristica Fonte foto: Shutterstock

La prima cosa che facciamo quando usciamo di casa è controllare di aver preso lo smartphone, poi magari verifichiamo se abbiamo messo in tasca anche le chiavi. E in caso ci accorgiamo di aver dimenticato il device, scatta il panico: ingraniamo la retromarcia e torniamo a prenderlo.

Una nuova ricerca – che si aggiunge a tante altre – conferma che senza smartphone non riusciamo proprio a vivere, tanto che se dovessimo fare una classifica tra cosa ci fa più paura, smarrire lo smartphone supererebbe lo stress da minaccia terroristica. Sembra assurdo, ma è così. Almeno secondo lo studio condotto da Physiological Society, un istituto di ricerca con base a Londra. Un’indagine che conferma una tendenza sempre più preoccupante: la dipendenza da smartphone. Dipendenza che in alcuni casi, come suggeriscono altri studi, può avere degli effetti negativi anche sulla nostra salute fisica e mentale.

La ricerca

Ed è proprio sull’aspetto mentale che si è concentrato il nuovo studio inglese. Tutto è partito da un’idea: riadattare in chiave moderna una ricerca realizzata nel 1967 dagli psichiatri Holmes e Rahe. I due medici avevano, infatti, ideato una scala di 43 eventi stressanti che potevano avere un impatto sulla vita delle persone. La ricerca recente ha utilizzato la stessa metodologia di indagine: ai circa 2000 volontari, uomini e donne, gli esperti di Physiological Society hanno chiesto di indicare con un punteggio da 0-10 le situazioni più stressanti. Tra i vari eventi, la ricerca ha inserito la morte di un compagno o un parente, la Brexit e una promozione lavorativa.

I risultati

I risultati sono stati in linea con le aspettative, o quasi. Al primo posto si è collocata la paura della morte del compagno o di un parente, seguita dallo stress di finire in prigione. Al terzo posto troviamo invece le calamità naturali, come le inondazioni, e gli incendi. Seguono il divorzio, la paura di perdere i propri dati personali e i problemi connessi alla mancanza di soldi. Scendendo troviamo una sorpresa. Se pur di poco, le persone intervistate sembrano preoccupate più dalla paura di perdere lo smartphone (5.94) che di quella di una possibile minaccia terroristica (5.84). Un’assurdità che però riflette i tempi in cui viviamo.

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