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SMART EVOLUTION

Soul Machine, i chat bot dall'aspetto umano che aiutano le persone

Sono sviluppati da Mark Sagar, già vincitore di due Oscar con Avatar e King Kong, e verranno utilizzati negli uffici e in banca come assistenti per la clientela

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Immaginatevi di entrare in un ufficio postale, nella vostra banca o in uno sportello comunale e parlare con un chatbot dalle sembianze incredibilmente simili a quelle umane. Questo è il progetto di Mark Sagar, già vincitore di due premi Oscar e ora professore associato presso l’Università di Auckland, in Nuova Zelanda.

Sagar ha vinto due Oscar grazie alle tecniche di animazione digitale utilizzate nei film Avatar e King Kong. Al momento come detto insegna all’università in Nuova Zelanda ed è anche CEO di una startup, chiamata Anime Machines, che sviluppa facce digitali molto espressive e simili a quelle umane da utilizzare in chatbot con finalità di assistenza alla clientela. Il sistema non è pensato unicamente per creare dei servizi più rapidi e aperti a tutte le ore, ma soprattutto perché diverse ricerche hanno dimostrato come sia più facile, in alcuni contesti, interfacciarsi con una macchina piuttosto che con una persona.

Il primo avatar assistente

Anime Machines ha già creato un avatar assistente, chiamato Nadia, per il governo australiano, doppiato dall’attrice Cate Blanchett e alimentato da un software IBM. È pensato per aiutare le persone a ottenere informazioni sui servizi messi a disposizione dal governo australiano per i disabili. Ed è stato realizzato anche un altro avatar, Rachel, che viene utilizzato all’interno delle banche. I movimenti dei chatbot di Anime Machines sono riprodotti simulando l’anatomia e i muscoli del viso umano. Gli avatar possono sia leggere le espressioni del viso di una persona che parlare con loro, utilizzando una fotocamera frontale, e reagiranno in maniera empatica. Per Mark Sagar i chatbot dall’aspetto umano sono il giusto compromesso per gli utenti per fruire di un servizio in maniera completa. “Con le macchine tendiamo ad essere più rilassati e ad aprirci di più – spiega Sagar – però allo stesso tempo la figura umana ci rassicura”. Anche Amazon sta lavorando a un progetto simile per incrementare le capacità del suo assistente personale Alexa.

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