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La stampante 3D antigravitazionale per realizzare oggetti complessi

La stampante 3D realizzata da 2 giovani ricercatori svizzeri è in grado di stampare oggetti con sporgenze che sfidano la forza di gravità.

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Due studenti della Zurich University of Applied Sciences (ZHAW) in Svizzera hanno inventato una stampante 3D con un piano di stampa a tre assi in grado di inclinarsi e dotare il dispositivo di un totale di sei assi. La stampante a tre dimensioni – ancora in fase di prototipo – potrebbe realizzare oggetti con sporgenze senza l’aggiunta di supporti.

Le stampanti 3D possono stampare, in pratica, oggetti di qualsiasi forma, ma c’è un elemento che le manda in tilt: le sporgenze. Le stampanti 3D a filamento creano gli oggetti uno strato alla volta partendo da zero. Se l’oggetto che si desidera creare, quindi, prevede delle sporgenze con angoli superiori ai 45 gradi deve usare uno stratagemma, ossia stampare anche delle strutture di sostegno per sostenere l’oggetto durante la stampa. Lo svantaggio, ovviamente, è che utilizza più materiale plastico – forse il minore dei problemi – ma lascia spesso sbavature e imperfezioni sull’oggetto quando i supporti vengono rimossi.

Idea semplice e geniale

(Tratto da YouTube)

Oliver Tolar e Denis Herrmann, due studenti dell’Università di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW) hanno trovato una soluzione a questo problema. Il loro prototipo di stampante 3D (come si vede nel video) utilizza un piano basculante per stampare gli oggetti con sporgenze anche complesse. E riesce a stamparle in modo tale da non richiedere materiale di supporto aggiuntivo. La stampante è in grado di ruotare da sola su un totale di sei assi: tre che controllano la testina di stampa, e altri tre che gestiscono il piano della stampante. Il risultato è una vasta gamma di movimenti che sarebbe impossibile per una stampante 3D tradizionale. (come di può vedere dalle immagini della fotogallery in alto)

Risparmio di tempo e materiale

«Il vantaggio sta nel risparmio di tempo in fase di stampa» spiega il Professor Wilfried Elspass dello ZHAW che ha curato il progetto, e «allo stesso tempo, non è può necessario rimuovere il materiale di supporto dopo la stampa». E, quindi, evitare di passare ore a tagliare via e levigare le parti in eccesso dall’oggetto. Non male come idea. Peccato che il progetto sia ancora in fase di sviluppo e, raccontano i due studenti, serve ancora del tempo per ottimizzare il software necessario per far funzionare questa innovativa stampante 3D.

Premi sull'immagine sugli oggetti più strani costruiti con la stampante 3DFonte foto: Shutterstock

Premi sull’immagine sugli oggetti più strani costruiti con la stampante 3D

 

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