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Guida a Spotify: 10 trucchi per usare al meglio il servizio

Utilizzatissimo in tutto il mondo, Spotify nasconde alcune funzionalità che possono rendere ancora più interessante l’utilizzo del suo servizio di streaming musicale

come funziona spotify offline Fonte foto: Shutterstock

Spotify è l’app più utilizzata per lo streaming musicale e nasconde tante funzionalità avanzate che consentono agli utenti un accesso completo alla musica e un ascolto senza limitazioni. Per usare bene Spotify è opportuni conoscere e mettere in pratica alcuni trucchi che permettono di sfruttare al meglio tutte le funzioni dell’app.

Vediamo 10 trucchi e funzioni per usare bene Spotify:

Ascoltare musica offline

Gli utenti Spotify Premium possono ascoltare musica offline, semplicemente effettuando il download delle playlist. Spotify, infatti, può salvare la musica su PC e smartphone. Basta accedere alla playlist e premere sulla freccia rivolta verso il basso. In pochi istanti, l’app avvierà il download delle canzoni sul proprio dispositivo. Fino a quando l’abbonamento Premium resterà attivo, quindi, sarà possibile ascoltare la playlist scaricata anche senza utilizzare la connessione. Oltre a Spotify ci sono diverse altre app per ascoltare musica offline senza interruzioni.

Recuperare una playlist eliminata

Con Spotify è possibile recuperare facilmente una playlist eliminata di recente. Per farlo bisogna accedere alla versione web del servizio (spotify.com) con il proprio account. A questo punto, è necessario premere sull’icona del proprio profilo in alto a destra e scegliere Account > Ripristina playlist per accedere all’elenco delle playlist eliminate, scegliendo quale ripristinare.

Cambia la qualità della musica

Spotify consente all’utente di modificare la qualità dell’audio dei brani. Si tratta di un’opzione utile per ridurre il consumo di dati da smartphone. Dall’app del servizio è sufficiente andare nelle Impostazioni e scorrere l’elenco fino a trovare la voce Qualità audio. Qui è possibile scegliere la qualità dell’audio sia quando si utilizza il Wi-Fi che quando si utilizza la rete dati del cellulare.

Utilizza la ricerca avanzata

Con Spotify è possibile ricorrere ad alcune funzioni di ricerca avanzata. Basta inserire nella barra di ricerca alcune parole chiave. Ecco alcuni esempi:

  • year permette di ricercare la musica di un anno specifico (ad esempio year:1986 oppure year:1986-1988 per un intervallo di anni)
  • genre permette di ricercare musica di un genere specifico (ad esempio genre:pop)
  • label permette di ricercare musica di un’etichetta discografica (ad esempio label:nomeetichetta)

Ci sono poi i termini:

  • AND per mostrare i risultati contenenti due parole chiave (ad esempio pop AND rock)
  • OR per mostrare i risultati che contengono una parola chiave o un’altra ma non entrambe (ad esempio pop OR rock)
  • NOT per mostrare i risultati che contengono una parola chiave ma con un filtro (ad esempio pop NOT rock)

Consultare la cronologia

Il servizio tiene traccia dei brani ascoltati di recente dall’utente: è possibile, quindi, accedere alla Cronologia ascolto su Spotify. Per farlo, da dispositivi mobili e tablet, bisogna premere su Home e poi sull’icona Ascoltati di recente presente in alto a destra, accanto all’icona delle Impostazioni.

Da desktop, invece, la cronologia è disponibile premendo sull’icona Coda, posizionata alla destra del player musicale che mostra la canzone in riproduzione. A questo punto, per accedere alla cronologia basta andare in Ascoltate di recente, premendo sul tasto in alto.

Utilizzare l’app come player musicale per i file locali

Spotify può essere utilizzato anche per riprodurre file musicali presenti sul proprio dispositivo. Per abilitare questa funzione, su desktop, è possibile andare nelle Impostazioni (accessibili dall’icona del proprio profilo in alto a destra) e poi attivare l’opzione Mostra file locali. Scegliendo Aggiungi un’origine sarà possibile mostrare i file musicali presenti in una specifica cartella del proprio dispositivo.

Questa funzione è disponibile anche su dispositivi mobili (ma solo per utenti Spotify Premium). Anche in questo caso bisogna andare nelle Impostazioni e poi scorrere fino a File locali e spuntare l’opzione Mostra i file audio da questo dispositivo (è necessario fornire le autorizzazioni richieste dall’app).

Collega Spotify e Shazam

Collegando Spotify e Shazam è possibile sfruttare, al massimo, le due app. Dopo aver installato entrambe le applicazioni sullo smartphone, basta accedere a Shazan e andare nelle Impostazioni dell’app. Qui è sufficiente premere sull’opzione Connetti accanto alla voce Spotify e seguire la procedura guidata. In questo modo, una canzone riconosciuta da Shazam potrà essere subito riprodotta su Spotify.

Sfruttare le funzioni multi-dispositivo

Spotify è un servizio multi-dispositivo e consente all’utente di controllare la riproduzione in corso su un dispositivo da un altro dispositivo. Ad esempio, se sul PC si sta ascoltando Spotify è possibile accedere all’app dal telefono per controllare la riproduzione da remoto. L’app mostrerà un mini-player in basso con l’indicazione del dispositivo che sta riproducendo la musica e con i comandi per gestirla. Il controllo è anche inverso: è possibile controllare la riproduzione in corso sullo smartphone dal PC.

Crea playlist collaborative

Su Spotify è possibile creare playlist collaborative, permettendo a più utenti di aggiungere brani. Basta andare in La tua libreria e scegliere la playlist da rendere collaborativa o crearne una nuova. Una volta effettuato l’accesso alla scheda della playlist bisogna premere sull’icona dei tre punti e poi scegliere Invita collaboratori per inviare l’invito a collaborare a uno o più utenti.

Accedi a Spotify risparmiando

Per accedere a Spotify non c’è solo il piano Premium Individual (dal costo di 10,99 euro al mese). Per risparmiare è possibile puntare anche su altri piani come Duo (14,99 euro al mese), per due persone che vivono insieme, Family (17,99 euro al mese), per sei persone che vivono insieme e con sistemi di parental control, e Student (5,99 euro al mese), per studenti universitari.