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10 anni di App Store: come ha cambiato il modo di usare gli smartphone

Il negozio per le applicazioni di Apple, App Store, compie 10 anni, ecco come il suo arrivo su iPhone ha cambiato per sempre il nostro rapporto con i telefoni

Il simbolo dell'App Store di Apple Fonte foto: BigTunaOnline / Shutterstock.com

L’App Store compie 10 anni. Il negozio digitale per app apriva i suoi battenti il 10 luglio 2008, mettendo a disposizione dei possessori dei primi modelli di iPhone ben 500 applicazioni tra giochi, mappe, servizi per i trasporti e molto altro ancora.

Oggi lo store conta diversi milioni di applicazioni ed è un successo tecnologico e commerciale. Migliaia di sviluppatori e software house riescono a fatturare miliardi di dollari grazie all’App Store, mentre gli smartphone sono diventati ciò che oggi conosciamo proprio grazie alla possibilità di installare applicazioni sempre nuove. Insomma,

Lo smartphone diventa indispensabile con l’App Store

Fino a prima del lancio dell’App Store e quindi prima dell’introduzione delle applicazioni nei nostri cellulari gli iPhone, così come i telefoni prodotti da altre aziende, non erano altro che dei semplici dispositivi mobili usati all’occorrenza dagli utenti per inviare messaggi, fare una chiamata o qualche foto dalla qualità non esattamente eccelsa. L’arrivo delle applicazioni ha cambiato tutto. I telefoni sono diventati indispensabili e le ore di utilizzo medio al giorno sono aumentate in maniera evidente. Secondo gli ultimi studi in media passiamo cinque ore al giorno sulle applicazioni dei nostri telefoni. Con le applicazioni possiamo fare praticamente di tutto: leggere, ascoltare musica, vedere film, usare le mappe e persino pagare il conto al ristorante.

App Store ha creato nuovi scenari e nuove aziende

Può sembrare esagerato ma l’App Store, e più in generale i negozi digitali per le applicazioni, hanno cambiato il mercato del lavoro e condizionato le abitudini dei consumatori. Come? Semplice, pensiamo per esempio a BlaBlaCar o a Uber. Queste due app per il car sharing non solo hanno creato un’opportunità lavorativa o una fonte di guadagno occasionale per le persone ma hanno anche modificato la nostra abitudine nel prendere una macchina condivisa con altri utenti o nell’usare un servizio taxi. Senza poi citare i casi di WhatsApp e delle altre app per la messaggistica istantanea. Da quando questi servizi esistono il nostro sistema comunicativo con parenti, colleghi e amici è totalmente diverso rispetto a una decina di anni fa.

App Store e i videogame per mobile

I giochi sui telefoni sono esistiti quasi da sempre. Anzi, Snake è una vera e propria istituzione nel mondo degli appassionati mobile. Ma gli smartphone da quando esistono i negozi per le applicazioni hanno stravolto questo settore. Ora vediamo videogame che possiamo giocare online o in versione multiplayer. Giochi che ci consentono di sfidare una persona dall’altro lato del mondo o di realizzare con questa un progetto per vincere e passare al livello successivo. Tutto questo ha anche rivoluzionato l’industria dei videogame. Si è passati da circa una cinquantina di euro per comprare un titolo per consolle a massimo una decina di euro per i titoli più famosi realizzati per gli smartphone.

L’App Store e la comunicazione video

Da quando esiste l’App Store e le applicazioni è cambiata anche la nostra capacità di comunicare con foto e video. Che si tratti di FaceTime, di WhatsApp, di Instagram Storie, di Snapchat o di qualsiasi altra piattaforma mobile noi oggi praticamente ogni giorno comunichiamo con amici, parenti, colleghi o semplici follower, usando dei brevi video o delle foto anche con filtri e scritte in realtà aumentata. La nostra giornata invece che essere raccontata con pagine e pagine di testo può essere condivisa con gli altri con un paio di video e di foto sui vari social network e sulle applicazioni preferite che abbiamo installato sullo smartphone.