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SICUREZZA INFORMATICA

10 consigli di sicurezza informatica per lavoro e casa

Sia in casa che a lavoro esistono dei piccoli consigli che possono aumentare la nostra sicurezza informatica e metterli in pratica è veramente molto semplice

10 consigli di sicurezza informatica per lavoro e casa Fonte foto: Shutterstock

Al giorno d’oggi quasi ogni nostra attività passa per la Rete. Su Internet condividiamo i nostri momenti di svago, le nostre informazioni più riservate, i nostri dati di lavoro. In pratica ogni aspetto della nostra quotidianità ha un riscontro tangibile sul web. E questo crea un problema per la nostra sicurezza.

In qualsiasi momento possiamo cadere vittima di un attacco informatico, questo potrebbe significare un serio problema per la nostra privacy e un danno economico significativo se il computer o il macchinario colpito fosse quello della nostra azienda. Per questo motivo è necessario prendere le giuste precauzioni quando usiamo un dispositivo elettronico. Per fortuna la maggior parte delle azioni che aumentano la nostra sicurezza informatica sono semplici da mettere in pratica e non richiedono un grande impegno, sia a livello temporale che di conoscenze. Ecco cinque consigli per difendere il nostro computer di casa e cinque per proteggere la nostra impresa.

Protezione personale

Per difendere la nostra privacy e le nostre informazioni più sensibili esistono moltissime tecniche differenti tra loro. Ma il primo consiglio in assoluto è quello di usare delle password complicate e difficili da decifrare. Il consiglio è quello di non usare termini legati alla nostra quotidianità, come la via di casa o la nostra squadra di calcio preferita. È meglio strutturare una password con minimo otto caratteri composti da lettere e numeri disposti casualmente. Se usiamo uno smartphone dobbiamo sempre impostare un codice di sblocco. La semplice sequenza di movimenti con il dito sullo schermo non basta. È facile da intuire, meglio affidarsi a lettere e numeri anche in questo caso. È vero può sembrare una seccatura ma impedirà ai malintenzionati di arrivare alle vostre informazioni riservate. Se usiamo i social media controlliamo costantemente le impostazioni sulla privacy relative al nostro profilo. Inoltre, evitiamo di accettare i termini relativi alla privacy senza leggere. In casa è consigliabile modificare la password della nostra rete Wi-Fi rispetto a quella impostata di default e dobbiamo sceglierne una complessa. È sconsigliato lasciare la connessione di casa libera. Se usiamo i nostri account social o email su più dispositivi, specie se lo facciamo su computer non nostri (come a lavoro o in biblioteca) ricordiamo di fare sempre log out. Altrimenti chiunque potrebbe accedere ai nostri dati senza nessuna fatica.

Protezione aziendale

Se vogliamo proteggere la nostra Rete aziendale il primo passo da compiere è quello di impostare un accesso privato per ogni dipendente. In questo modo sapremo sempre chi è connesso ai nostri sistemi e chi non è autorizzato non potrà accedervi. Al contrario di quanto molti pensino è consigliabile usare i servizi cloud al posto degli hard disk per conservare i nostri dati aziendali. Questi servizi hanno una capacità maggiore rispetto ai dischi rigidi e soprattutto sono più difficili da manomettere per un hacker. Un altro consiglio fondamentale è di non scaricare programmi da fonti non attendibili. Spesso quando usiamo un programma per lavoro, o quando navighiamo in Internet, potrebbe comparire un pop-up che ci consiglia di aggiornare la versione in uso. Quasi sempre dietro a queste comunicazioni si nasconde una trappola. E se installiamo il programma ci ritroveremo vittime di un virus. Così come nella sicurezza del PC di casa anche a lavoro è consigliabile usare solo password complesse, meglio se con numeri, lettere e caratteri speciali. Il consiglio finale, ma forse quello più importante, è di gestire con accuratezza gli indirizzi di posta elettronica aziendale. La maggior parte dei malware, infatti, colpisce le PMI attraverso degli allegati email. Per questo è importante formare i dipendenti per insegnare loro a riconoscere un tentativo di spam o una truffa sul web.

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