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4 domande sul Face ID

Nel nuovo iPhone X gli utenti troveranno anche la funzione Face ID per lo sblocco con riconoscimento facciale, ma si tratta di un'opzione comoda e sicura?

4 domande sul Face ID Fonte foto: Apple

L’introduzione del nuovo top di gamma Apple, l’iPhone X, ha messo gli utenti di fronte a una nuova tecnologia, in parte già vista anche su altri dispositivi mobili, il riconoscimento facciale o Face ID. In molti si sono fatti diverse domande in merito alla privacy e alla sicurezza di un sistema d’accesso come questo.

Secondo alcuni esperti di sicurezza informatica il riconoscimento facciale, così come la scansione delle impronte digitali, è un sistema d’accesso solido solo a metà. Funziona bene nella vita di tutti i giorni ma nelle emergenze presenta diverse vulnerabilità. Mettiamo per esempio di essere rapiti da dei criminali. In un caso estremo. Questi potrebbero costringerci con la violenza a sbloccare l’iPhone con una scansione del volto o toccando lo schermo con il dito. In questo modo per i malintenzionati non sarebbe poi così difficile rubare tutte le nostre informazioni e scoprire ogni dettaglio della nostra vita.

Va detto comunque che per impostazione predefinita lo sblocco attraverso riconoscimento facciale o scansione delle impronte digitali può essere rimosso andando nelle impostazioni del nostro iPhone.

Funzione scomoda?

Secondo alcuni esperti del mercato mobile il riconoscimento facciale potrebbe essere scomodo per l’esperienza finale dell’utente. Se impostiamo di default questo metodo, ogni qual volta guarderemo, anche accidentalmente, verso lo schermo del telefono questo si accenderà. Potrebbe essere una situazione molto spiacevole, soprattutto per i più vanitosi che solitamente si specchiano nel display dello smartphone per vedere se è tutto ok.

Funzione sicura?

A livello di privacy la funzione non invia le nostre immagini al cloud di Apple. Questo significa che tutte le scansioni del nostro volto restano salvate solo nel telefono. Inoltre il sistema di sicurezza del riconoscimento facciale su iPhone 8 e iPhone X è quasi perfetto. Per un hacker è molto difficile riuscire a prendere possesso delle immagini salvate e anche se ci riuscisse queste sono divise in tante piccole parti in modo che non si possa quasi mai ottenere una riproduzione perfetta del nostro volto. Inoltre Apple ha dichiarato che ha lavorato sodo per insegnare alla funzione a riconoscere sia una foto che una maschera in 3D del nostro volto. Per questo i cyber criminali non dovrebbero riuscire a sbloccare l’iPhone X con un semplice scatto o con una riproduzione tridimensionale in silicone del nostro volto.

Problemi di algoritmi

In passato la maggior parte delle funzioni per il riconoscimento facciale hanno avuto diversi problemi con persone con carnagione scura. Non si tratta di razzismo tecnologico ma solo di un problema di algoritmi. Per insegnare all’app a riconoscere un volto umano quasi sempre, infatti, le immagini del database raccoglievano più facce di persone bianche rispetto a utenti di colore o asiatici. Apple avrà risolto questo problema?