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Acqua e atmosfera, le Lune dei pianeti interstellari potrebbero essere abitabili

In posti sconosciuti nella galassia potrebbe nascondersi la vita. I satelliti di alcuni esopianeti potrebbero essere caldi e umidi come la Terra

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Lune dei pianeti interstellari potrebbero essere abitabili Fonte foto: 123rf

Ci può essere vita oltre che sulla Terra? La domanda è da millenni senza risposta, eppure la ricerca sugli esopianeti potrebbe presto portare a un’affermazione positiva. Tutto dipende dall’acqua e gli studi si stanno concentrando all’interno della zona abitabile circumstellare (CHZ) che circonda le stelle. Per il nostro sistema solare questa area sarebbe più o meno tra le orbite di Venere e di Marte. La maggior parte degli esopianeti che soddisfano tali criteri sono super Terre che orbitano attorno a piccole stelle nane rosse. Questi mondi sono troppo caldi per essere abitabili, ma le loro lune potrebbero avere temperatura e umidità simili al globo terrestre.

Gli studi sulle esolune con l’acqua

Recenti ricerche hanno individuato come i grandi pianeti gassosi non debbano neanche necessariamente orbitare vicino alla loro stella per avere lune piene d’acqua. Per esempio Ganimede, uno dei satelliti di Giove, ha un oceano sotto la sua superficie ghiacciata e anche Europa ha più acqua della Terra. La cosa interessante è che la presenza di acqua liquida su queste lune non è dovuta al calore del Sole, ma al riscaldamento termico causato dallo strattone gravitazionale del loro pianeta.

In un recente articolo pubblicato sull’International Journal of Astrobiology, gli scienziati si sono chiesti come potrebbero formarsi esolune potenzialmente abitabili e se potrebbero mantenere abbastanza a lungo acqua liquida per consentire l’evoluzione della vita primordiale. Se per le lune all’interno di un sistema stellare sono necessari la luce e il calore della stella, per quelle degli esopianeti, un’influenza primaria sarebbero i raggi cosmici. Questo, combinato con il riscaldamento delle maree, potrebbe portare all’evoluzione dell’atmosfera lunare nel tempo.

Il team di ricercatori ha modellato una luna di massa terrestre orbitante attorno a un esopianeta di massa di Giove. Hanno così scoperto che, con alcune ipotesi sulla composizione chimica e sulla stabilità orbitale, un esoluna potrebbe mantenere l’acqua liquida sulla sua superficie, anche se in maniera minore rispetto alla Terra. In ogni caso potrebbe bastare per consentire alla vita di evolvere.

Mentre continuano gli studi sulla possibilità di rendere abitabili nuovi mondi nello spazio oltre alla Terra, Jeff Bezos si prepara a partire sulla New Shepard nella missione che potrebbe dare l’avvio al business del turismo spaziale.

Stefania Bernardini