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Addio Cortana, Microsoft preferisce Alexa e Google Assistant

Microsoft rinuncia alla competizione: Cortana diventerà un'applicazione che si potrà installare all'interno di Amazon Echo e Google Home

cortana microsoft Fonte foto: yougoigo / Shutterstock.com

In alcuni casi, cooperare è meglio che competere. Deve averlo ben capito il CEO di Microsoft, Satya Nadella: il numero uno dell’azienda di Redmond, in un’intervista a Business Insider, ha ammesso che Cortana non è in grado di competere con Alexa e con Google Assistant. Microsoft alza bandiera bianca e decide di allearsi con i due grandi “nemici”: Amazon e Google.

La strategia dell’azienda sarà quella di lavorare con i concorrenti per incorporare Cortana nei dispositivi esistenti: non sarà più considerata come una rivale di Alexa e di Google Assistente, ma lavorerà al loro fianco. Un po’ come già fatto per le altre applicazioni dell’azienda di Redmond: Cortana sarà disponibile come funzionalità extra da poter installare su Amazon Echo o su Google Home. L’assistente vocale di Microsoft potrebbe essere utilizzato come testa di ponte per far comunicare i PC Windows con gli hub per la smart home. Vedremo cosa accadrà in futuro.

Cortana e assistenti vocali: cosa cambia

Il rapporto di Cortana con gli altri assistenti vocali cambierà in modo decisivo con l’obiettivo che l’assistente vocale di Microsoft diventi un’app utilizzabile su Google Assistant e Alexa.

Secondo la società, non avrebbe avuto senso concorrere in un contesto in cui il proprio prodotto si limitava a fare ciò che già potevano fare gli avversari: sebbene Microsoft avesse preso in considerazione l’entrata nel settore degli smart speaker, dopo le doverose analisi, è stato deciso di rimanerne fuori poiché si sarebbe trattato di prodotti fotocopia di quelli già esistenti.

Infatti, se è vero che Cortana è disponibile su molti dispositivi, inclusi centinaia di milioni di PC Windows 10 e decine di milioni di console Xbox , risulta essere indietro rispetto ad altri assistenti vocali. Google, ad esempio, ha rivelato che Google Assistant è presente su 1 miliardo di dispositivi entro la fine di questo mese. Alexa, invece, supporta 28.000 dispositivi intelligenti realizzati da oltre 4.500 aziende.  Questi i numeri che hanno convinto Microsoft: meglio perseguire una stretta collaborazione con Amazon, concretizzata nell’ integrazione Alexa-Cortana, piuttosto che condurre una lotta impari.  Stupisce, invece, il riferimento a Google: a differenza di Amazon, non erano mai stati contemplati piani di integrazione tra Microsoft e Google.

Verso il 2020: i prodotti vocali come driver aziendali

Entro il 2020, i prodotti basati sulla voce saranno pronti a contribuire in modo significativo alla crescita delle aziende. Ben il 50% delle ricerche sarà tramite comandi vocali e i consulenti di strategia di OC & C prevedono che le vendite tramite ricerche vocali possa toccare entro i prossimi tre anni i 40 miliardi solamente negli Stati Uniti, in coincidenza con un aumento del 42% dal 2017 al 2022 nel numero di famiglie che possiedono uno speaker intelligente. Integrarsi ai giganti, piuttosto che sfidarli, potrebbe essere decisamente la scelta giusta per Microsoft.