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L'ambiziosa idea dei ricercatori per studiare l'evoluzione di una cometa

Un veicolo spaziale verrà mandato vicino a Giove per seguire la nascita passo dopo passo: per capire come nasce una cometa gli studiosi hanno un'idea ambiziosa

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L'ambiziosa idea dei ricercatori per studiare le comete Fonte foto: iStock

Il nostro Sistema Solare è ricco di elementi affascinanti. Lo sono alcuni pianeti, soprattutto quelli giganteschi e più lontani da noi. Lo è il nostro Sole, che abbiamo appena “toccato”. E poi ci sono elementi che spesso passano inosservati, e che ci lasciano a bocca aperta quando ne realizziamo le dimensioni e la storia.

Tra questi ci sono i Centaurs, in italiano Centauri, una moltitudine di pezzi di roccia e ghiaccio grandi come una città di medie dimensioni – sì, avete letto bene. Da loro nascono le famose – e misteriose – comete.

Per fare una cometa ci vuole un Centauro

Questi oggetti spaziali ruotano tra le orbite di Giove e Saturno, nella parte più esterna del Sistema Solare. Ogni tanto la forza gravitazionale di Giove ne “risucchia” uno, e lo spinge in una nuova orbita verso il Sistema Solare interno.

Avvicinandosi al Sole, il Centauro risucchiato si scalda, e rilascia alcuni gas tra cui il vapore acqueo, prodotto dal ghiaccio che c’è al centro del Centauro. Il vento solare poi spinge questi gas lontano dal corpo dell’oggetto, creando una caratteristica coda: ed ecco come nasce una cometa.

Ci sono state dozzine di studi scientifici che hanno analizzato le comete, ma non ne abbiamo mai osservata una nel momento della nascita. Questo, però, sta per cambiare.

Un’idea ambiziosa

L’idea è del fisico dell’Università di Chicago Darryl Seligman, ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica Planetary Science Journal. In breve, gli scienziati parcheggerebbero un veicolo spaziale vicino a Giove, pronto a seguire qualunque Centauro venga scagliato verso il Sistema Solare interno – come se facesse l’autostop o chiedesse un passaggio.

“Uno studio di questo tipo sarebbe importantissimo non solo per capire davvero come nasce una cometa” spiega Seligman, “ma anche per vedere come è fatta l’acqua a una distanza così grande dal Sole, e come si comporta”.

Seligman ha addirittura già individuato un potenziale oggetti da seguire: si tratta del Centauro P/2019 LD2 (ATLAS), o LD2 per gli amici. Ha un diametro di circa 12km, come Staten Island, negli Stati Uniti, e ha un’orbita solare lunga 12 anni, rimanendo vicino a Giove. Secondo gli studi, LD2 avrà un incontro ravvicinato con Giove – e quindi una potenziale “spinta” – nel 2063. Quindi Seligman prevede il lancio del suo veicolo spaziale un paio d’anni prima, nel 2061.