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SICUREZZA INFORMATICA

App Android: dal 20 luglio c'è una brutta novità

Sta facendo discutere la nuova sezione "Sicurezza dei dati" all'interno del Play Store: perché Google ha rimosso le informazioni sui permessi richiesti dalle app?

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app android Fonte foto: Ascannio - stock.adobe.com

Il 20 luglio è una data importante per gli utenti Android: è infatti il giorno ultimo, dato da Google agli sviluppatori, per aggiornare la sezione “Data Safety” delle rispettive app sul Play Store. Una novità che sembrerebbe da poco, ma non lo è affatto perché rappresenta una modifica enorme a ciò che gli utenti possono sapere su come l’app usa i loro dati.

La nuova sezione “Data Safety“, infatti, va a sostituire la precedente sezione “App Permissions“. In estrema sintesi, per capire la portata della novità, si passa da un sistema gestito da Google ad una sorta di “autocertificazione” da parte degli sviluppatori delle app. Qualcosa che, trattandosi di come vengono gestiti i dati personali degli utenti, sta suscitando non poche polemiche: da una parte la nuova sezione sarà più facile da leggere e da comprendere per l’utente, dall’altra sarà a discrezione di chi crea l’app. Un po’ come chiedere all’oste se il vino è buono, insomma. Ma, polemiche a parte, il 20 luglio si cambia: ecco come.

App Android: cosa cambia

Al momento, per ottenere l’ok alla pubblicazione sul Play Store, un’app viene esaminata da Google al fine di capire quali permessi richiede all’utente per funzionare. Lo scopo di questo check è che, almeno in teoria, l’utente dovrebbe capire che un’app per disegnare non è molto sicura se chiede di accedere anche al microfono: a cosa gli servirà mai sentire cosa diciamo?

Il problema, però, è che non tutti gli utenti fanno questo ragionamento e, nella maggior parte dei casi, concedono alle app tutte le autorizzazioni richieste, senza porsi minimamente il problema della privacy.

Con la nuova sezione, invece, non viene mostrato l’elenco delle autorizzazioni richieste (e controllate da Google), ma un testo in cui lo sviluppatore dichiara quali dati vengono raccolti dall’app, per quale motivo e se vengono trasferiti altrove. Chiaramente c’è da chiedersi quanto ci si possa fidare dello sviluppatore.

App Android: che succede il 20 luglio

Questa vera e propria rivoluzione nella gestione della privacy delle app Android è stata annunciata da Google ad aprile 2022. Molti sviluppatori, i più grandi, si sono già adeguati e nelle loro schede sul Play Store mostrano già la nuova sezione “Sicurezza dei dati“. Altri, invece, non l’hanno ancora compilata.

Il termine ultimo per farlo è il 20 luglio, data oltre la quale senza “Sicurezza dei dati” le app vengono oscurate. Ne frattempo, però, quasi tutti gli utenti Android già non vedono più la sezione dei permessi richiesti dall’app per funzionare, ma non vedono ancora la sezione “Sicurezza dei dati“. In pratica brancolano nel buio e non hanno idea di quali dati raccolga quell’app e perché.

In molti, a questo punto, si chiedono per quale motivo Google abbia deciso di fare questo cambiamento e, soprattutto, per quale motivo non rende disponibile entrambe le sezioni agli utenti.

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