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App IO si scusa su Facebook, ma il cashback ancora non funziona

Ecco cosa non ha funzionato, perché l'App IO è andata in crash e quando potremo finalmente usare i metodi di pagamento per ottenere il cashback

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Dopo 48 ore di disservizio e una marea di polemiche su giornali e social network, il team dell’app IO si scusa su Facebook e spiega cosa non ha funzionato. Anzi: cosa continua a non funzionare perché i problemi all’app per il cashback ancora oggi continuano.

Secondo IO tutto dipende dall’elevatissimo afflusso di utenti che ha mandato in tilt i sistemi informatici rendendo impossibile a molti utenti (la maggior parte, come vedremo fra poco) di registrare i metodi di pagamento (qui l’elenco delle carte compatibili con il cashback), di inserire l’IBAN per ricevere il rimborso fino a 150 euro e, in generale, di usare l’app in modo normale. Lo stesso team di IO, però, conferma che i problemi non sono stati ancora risolti ma “mitigati“. Un modo modo elegante per dire che qualcuno è riuscito a usare l’app, ma la maggioranza no. Ecco perché.

App IO: i numeri del tilt

Superano i 7,9 milioni i download dell’app IO e 2,3 milioni sono stati gli utenti attivi tra il 7 e l’8 dicembre. Sono circa 2,3 milioni gli strumenti di pagamento registrati nella sezione Portafogli dell’app, quella che ha dato i maggiori problemi.

Più di un utente, su Twitter, fa notare che se i download dell’app sono quasi 8 milioni mentre gli strumenti di pagamento sono poco più di 2 milioni, vuol dire che ci sono più di 5 milioni di utenti ai quali l’app ha dato forfait.

In realtà non è così, perché un solo utente potrebbe avere due app IO su due telefoni e, soprattutto, perché ogni utente potrebbe aver registrato più carte sulla stessa app. La cosa più probabile, in realtà, è che gli utenti che sono riusciti realmente a far funzionare l’app siano persino meno di 2 milioni.

Il motivo dei problemi, spiega IO, è stato l’eccessivo numero di accessi contemporanei: 14 mila operazioni al secondo nella sezione Portafoglio.

App IO si scusa, ma sul Web è “Crashback”

Sulla pagina Facebook IO, l’app dei servizi pubblici, è apparso ieri un messaggio di scuse: “Nella giornata di avvio del #Cashback, il traffico su #IOapp si conferma molto intenso per l’enorme volume di richieste nella sezione Portafoglio. Questo sta arrecando alcuni disagi, di cui ci scusiamo, ai cittadini che non sono ancora riusciti a completare l’attivazione del Cashback o ad aggiungere i loro strumenti di pagamento“.

Poi viene spiegato che “I cittadini che hanno attivato i loro strumenti di pagamento per il Cashback su IO, possono iniziare ad acquistare cumulando transazioni per ottenere il rimborso. Come indicato in app, le transazioni verranno conteggiate dalla mezzanotte del giorno successivo all’attivazione del Cashback“.

Quest’ultima è una precisazione importante: se registriamo e abilitiamo una carta di pagamento oggi, infatti, gli acquisti validi ai fini del cashback saranno solo quelli fatti a partire dalla mezzanotte di domani. Molti utenti non lo avevano letto nelle FAQ e se ne stanno lamentando sui social.

Nel frattempo il sentimento medio sul Web è passato dalla rabbia iniziale alla rassegnazione e il Cashback di Stato è diventato “Crashback di Stato“.

Ironia e scuse ufficiali a parte, però, App IO non funziona neanche oggi.