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Apple sfida Google: potrebbe acquistare DuckDuckGo

Apple potrebbe decidere di acquistare il motore di ricerca DuckDuckGo e sostituire il motore di ricerca di Google sui proprio smartphone

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duck duck go Fonte foto: DANIEL CONSTANTE / Shutterstock.com

Google oggi paga 7 miliardi di dollari l’anno ad Apple per essere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi iOS e, da questo investimento, ricava 15 miliardi. Un compromesso che sta bene ad entrambe le società ma che, secondo l’analista finanziario Toni Sacconaghi di Bernstein, potrebbe non durare a lungo.

Secondo Sacconaghi, infatti, Apple dovrebbe scuotere il mercato e, per farlo, avrebbe almeno due opzioni: sostistuire l’accordo con Google con un equivalente accordo con Microsoft, passando quindi a Bing come motore di ricerca predefinito su iOS, oppure comprare DuckDuckGo, il motore di ricerca indipendente molto focalizzato sulla privacy degli utenti. Secondo Sacconaghi entrambe le opzioni sarebbero valide, ma la seconda sarebbe la più adatta per Apple. In entrambi i casi, però, secondo Sacconaghi non sarebbe una catastrofe per Google che, tuttavia, sarebbe costretta a fare delle contromosse.

Apple lascia Google: l’opzione Microsoft Bing

Secondo Sacconaghi, Apple potrebbe non rinnovare l’accordo con Google e sottoscriverne uno equivalente per valore con Microsoft. Alla casa di Redmond l’affare converrebbe, perché a Bing basterebbe raggiungere un terzo degli utenti di Google Search per generare profitti e con l’accordo con Apple, Microsoft riuscirebbe ad accaparrarsi in un colpo solo il 13% del mercato mobile. Il resto lo potrebbe ottenere su desktop, grazie all‘integrazione Bing-Windows. Per Apple sarebbe un cambio economicamente alla pari, ma avrebbe il vantaggio di fare pressione su Google che, con Android, domina il mercato dei sistemi operativi mobile.

Apple lascia Google: l’opzione DuckDuckGo

La seconda opzione, quella che prevede l’acquisto DuckDuckGo, prevede invece costi per Apple: dovrebbe rinunciare a 7 miliardi l’anno e, in più, pagarne circa uno per l’acquisizione di DuckDuckGo. In teoria è l’opzione meno vantaggiosa, ma forse non è così. Da una parte, infatti, DuckDuckGo è il quarto motore di ricerca più usato negli Stati Uniti ma è quasi sconosciuto altrove, dall’altra ha un focus sulla privacy che si sposa a perfezione con la politica di Apple. La mela morsicata, infatti, già da diversi anni si è posizionata sul mercato come l’opzione più affidabile per gli utenti che cercano dispositivi sicuri e poco “invadenti“. Dal punto di vista economico, in ogni caso, l’operazione non sarebbe terribile per Apple che ha chiuso il 2019 con guadagni netti pari a 55 miliardi di dollari.