Libero
APPLE

Apple Watch: Amazon, eBay e Google Maps non sono più disponibili

Numerose app, tra cui Google Maps, eBay e Amazon hanno ritirato il supporto all'Apple Watch. Le cause? Al momento rimangono avvolte nel mistero

Pubblicato:

Apple Watch: Amazon, eBay e Google Maps non sono più disponibili Fonte foto: Lukas Gojda / Shutterstock.com

Non riuscite più a utilizzare Google Maps sull’Apple Watch? Tranquilli, il vostro wearable non ha nessun difetto. Da qualche tempo, infatti, alcune delle applicazioni esterne più popolari e usate dallo smartwatch Apple non sono più disponibili.

Secondo quanto emerge dalle ultime notizie, numerose società hi-tech hanno ritirato, silenziosamente, le loro app dagli Apple Watch. Tra le applicazioni rimosse figurano, oltre al software per la navigazione satellitare di Google, eBay e Amazon. Non ci sono informazioni precise riguardo a queste mosse, che rimangono ancora inspiegabili. Non si conosce, ad esempio, se la decisione di molte app di ritirare il supporto per i wearable di Apple sia da ricondurre solo a questioni tecniche, oppure se dietro a questo abbandono di massa ci sia la stessa azienda californiana. Google ha confermato la scelta, sottolineando che potrebbe essere solo temporanea.

Applicazioni non  più disponibili da diverse settimane

Molte delle app, che hanno lasciato i dispositivi indossabili della mela morsicata, non sono disponibili già da diverse settimane. Ciò significa che gli utenti non possono più utilizzare l’Apple Watch per navigare su Google Maps, per effettuare un acquisto su Amazon o per comprare un prodotto usato su eBay. Almeno per il momento.

Giunti alla seconda versione – una terza è prevista per settembre – i wearable della casa di Cupertino, fin dal loro lancio, hanno incontrato qualche difficoltà. Soprattutto per quanto riguarda il numero di applicazioni disponibili, giudicate troppo dipendenti dagli iPhone. L’azienda californiana ha, comunque, cercato di correre ai ripari, aggiornando il sistema operativo per i wearable di Apple. WatchOS3, introdotto a fine 2016, permette agli sviluppatori di realizzare applicazioni standalone, ossia software in grado di funzionare senza che sia necessario collegare l’Apple Watch con l’iPhone.