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ARM presenta i chip del 2022: più potenza e meno consumi

ARM ha reso ufficiali i nuovi progetti per i SoC di domani. Servirà tempo per le prime applicazioni, ma i dati sono già parecchio interessanti.

chip Fonte foto: Shutterstock

Tre nuove architetture per tre CPU, la “mente” dei dispositivi a cui sono affidati i calcoli, e altrettante GPU, il cuore dell’elaborazione grafica. È il futuro reso attuale nelle scorse ore dal team ARM, che adesso distribuirà ai partner le nuove architetture in base alle quali i progettisti potranno sviluppare i SoC di domani, anzi del 2022 e del 2023.

Sgombriamo subito il campo da possibili equivoci. ARM non produce chip, ARM è un’azienda che realizza architetture, le brevetta e le concede in uso ai singoli produttori come Qualcomm, MediaTek, Samsung tramite Exynos, in precedenza Huawei tramite HiSilicon (che adesso non può più dialogare con ARM a causa della lista nera degli USA), ma anche Apple che progetta in casa i chip di iPhone, iPad e da poco anche Mac, e Google che sfrutterà una soluzione proprietaria – su architettura ARM – per Google Pixel 6. Insomma: qualsiasi azienda che volesse progettare per conto proprio un SoC, oggi passa dalle architetture di ARM da modellare poi sulle proprie esigenze e su ciò che i progettisti intendono ottenere. I SoC di oggi si somigliano un po’ tutti proprio perché si parte dal medesimo progetto.

Le nuove CPU di ARM

I nuovi design (o progetti) di ARM giovano di un’architettura tutta nuova: la precedente ArmV8.2, cioè quella su cui si basano i SoC esistenti top di gamma compresi, sarà sostituita da ArmV9. Il passaggio varrà prestazioni maggiori (anche sul fronte della sicurezza) unite ad un’elevata efficienza energetica.

ARM ha aggiornato tanto i core “big”, quelli cioè dedicati ai carichi di lavoro più elevati, quanto i core “LITTLE”, che affiancati ai primi svolgono i compiti meno gravosi con consumi di molto inferiori.

Il core Cortex-X2 appartiene di gran lunga alla prima categoria, quella dei core big. La seconda generazione dei core custom ad altissima potenza Cortex-X2 eleva del 16% le prestazioni rispetto alla precedente e raddoppia le operazioni di machine learning, uno dei fronti su cui i produttori hanno spinto maggiormente negli ultimi anni e che quindi è destinato a carichi di lavoro sempre crescenti.

Il core Cortex-A710 manda in pensione l’attuale Cortex-A78, rispetto al quale incrementa del 10% le prestazioni di pari passo ai consumi, minori invece del 30%. Anche in questo caso, rispetto al passato crescono del doppio le operazioni di machine learning.

Il core Cortex-A510 prende il posto dell’attuale Cortex-A55 dopo quattro anni di onorato servizio. Le migliorie del nuovo core LITTLE, qui, sono più che notevoli: prestazioni su del 35% a fronte di un +20% alla voce efficienza energetica, mentre le operazioni di machine learning salgono del triplo.

Le nuove GPU di ARM

E se un SoC è composto da CPU e GPU (ma non solo), ARM si è spesa per migliorare il design pure delle seconde, le note GPU Mali. Che sono tre: Mali-G310, Mali-G510 e Mali-G710, in ordine crescente di prestazioni.

La promessa di ARM è un +35% nel machine learning ed un +20% ciascuno nel gaming e sul fronte del risparmio energetico. I numeri di ARM sono riferiti alla GPU più potente del lotto rispetto alla generazione attuale (Mali-G710), ma gli avanzamenti sono simili a quelli delle due nuove GPU.

Quando arrivano le novità ARM

Di sicuro le novità annunciate da ARM non troveranno applicazione pratica entro fine anno. Lo sviluppo di nuovi SoC è un processo più lungo e impegnativo di quanto si possa credere, per cui è difficile fare delle previsioni. Esiste qualche possibilità che qualcosa si veda già nel 2022, ma l’orizzonte temporale più probabile per una diffusione massiccia è il 2023.