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SCIENZA

Da Armstrong sulla Luna ai voli spaziali di Bezos: 52 anni di corsa allo Spazio

Il 20 luglio 1969, per la prima volta, un uomo metteva il piede sul nostro satellite. Poco più di mezzo secolo dopo, si inaugura l’era del turismo spaziale con i progetti dei miliardari Branson, Bezos e Musk.

52 anni di corsa allo Spazio Fonte foto: 123rf

“Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità”. Era il 20 luglio del 1969 quando l’astronauta Neil Armstrong pronunciò questa frase posando il piede sull’ultimo gradino della scaletta del Modulo di escursione lunare. A 52 anni di distanza, le sue parole non possono essere più vere. Poco più di mezzo secolo dopo l’atterraggio del primo uomo sulla Luna, si apre l’era del turismo spaziale grazie agli ambiziosi progetti di imprenditori geniali e visionari come Richard Branson, Jeff Bezos e Elon Musk. E il 20 luglio diventa una data simbolo: in questo stesso giorno il fondatore di Amazon parte per un volo che lo porterà oltre l’orbita terrestre insieme al fratello Mark, al 18enne Oliver Daemen e all’aviatrice 82enne Wally Funk. Missione che segna due record: a bordo del New Shepard di Blue Origin il più giovane e la più anziana astronauta della storia dei voli spaziali. Dal 1969 al 2021 la corsa allo Spazio ha viaggiato veloce e l’universo, con i test preliminari per l’avvio del turismo spaziale commerciale, non sembra più così lontano.

Da Armstrong sulla Luna, la corsa allo Spazio

Neil Armstrong era il comandante della missione spaziale Apollo 11. Quando sbarcò sulla Luna, nel 1969, fu segnato l’apice della corsa allo Spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica che era iniziata già nel 1957, con lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale. Circa un mese dopo fu il turno del primo essere vivente tra gli astri, la cagnetta Laika sullo Sputnik 2, mentre nel 1958 gli Usa lanciarono il razzo Jupiter con il primo satellite americano. Con Yuri Gagarin, primo uomo a volare in orbita nel 1961, Valentina Tereskova, primo volo di una donna nel 1963, l’Urss sembrava in vantaggio sugli Usa. Poi la missione spaziale Apollo 11 che segnò un punto di svolta: esseri umani camminavano sul suolo lunare. Con Neil Armstrong, c’era anche Buzz Aldrin che posò i piedi sul satellite 19 minuti dopo il collega. I due fecero una passeggiata sulla Luna di due ore e mezza e raccolsero 21,5 kg di materiale da riportare a Terra. Fu la prima uscita da una navicella spaziale trasmessa in diretta televisiva in tutto il mondo. “Ero sollevato, estasiato ed estremamente sorpreso del successo che avevamo ottenuto”, confessò qualche anno dopo in interviste e biografie il comandante della missione Apollo 11.

52 anni alla conquista dello Spazio

Dopo Armstrong, nei 3 anni successivi, 12 americani raggiunsero la Luna, mentre l’Urss, nel 1971, lanciava la prima stazione spaziale, Salyut. Nel 1975, la prima missione spaziale congiunta Usa-Urss metteva fine alla guerra fredda tra gli astri e dava inizio a una collaborazione che ha portato ai risultati di oggi. Nei decenni successivi è stata costruita la Stazione Spaziale Internazionale, accantonata temporaneamente la Luna, l’attenzione si è spostata sull’esplorazione del Sistema Solare con Marte che è diventato l’obiettivo principale dei prossimi passi degli uomini nello Spazio. In questo contesto si inseriscono Elon Musk, Richard Branson e Jeff Bezos. Il fondatore di Telsa e Space X sta progettando un viaggio in orbita per 4 persone e punta a tragitti di diversi giorni tra le stelle. Il patron di Virgin (e Virgin Galactic), a sorpresa, ha battuto tutti organizzando il primo volo in orbita con turisti spaziali, anticipando il fondatore di Amazon di 9 giorni, e diventando il possibile primo imprenditore a realizzare brevi gite spaziali con i primi lanci annunciati per il 2022. Infine c’è Bezos che ha scelto proprio il 20 luglio per la sua partenza tra le stelle.

La missione del New Shepard di Jeff Bezos

Il lancio del razzo New Shepard della compagnia Blue Origin di Jeff Bezos, viene trasmesso in diretta alle 14.30 su “Focus”. L’imprenditore stesso con il fratello Mark, il 18enne Daemen e l’82enne Funk, prendono parte al volo suborbitale con civili a bordo. Il progetto, insieme a quello di Branson, dà il reale avvio al turismo nello spazio, in condizioni di microgravità, fuori dall’atmosfera terrestre. Il New Shepard supererà la Linea di Kármán, il confine che delimita l’altezza di 100km dal livello del mare, uscendo dall’atmosfera ed entrando nello spazio esterno. Un viaggio breve della durata di dieci minuti che segna però un enorme passo avanti nella corsa alla conquista dello Spazio. Nei primi tre minuti, il velivolo accelererà fino a raggiungere la velocità di Mach 3, soglia oltre la quale i passeggeri inizieranno a non avvertire più la gravità. Nei successivi tre minuti, il velivolo raggiungerà l’Apogeo e inizierà la discesa, sempre in condizioni di microgravità. I paracadute, infine, rallenteranno la capsula fino a un miglio/h, velocità alla quale avviene l’atterraggio, nel Deserto di Chihuahua, nel Texas occidentale. Sono passati solo 52 anni dalla prima impronta umana sullo Spazio e già la Terra sembra pronta ad ampliare il suo orizzonte portando le persone in viaggio nell’universo.

Stefania Bernardini