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SICUREZZA INFORMATICA

Attacchi hacker in calo: è solo la calma prima della tempesta

Secondo Kaspersky, nel primo trimestre del 2017 sono diminuiti gli attacchi DDoS. Si tratta di un dato temporaneo e destinato a crescere nei prossimi mesi

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Attacchi hacker in calo: è solo la calma prima della tempesta Fonte foto: Shutterstock

Nel turbinio di notizie allarmanti che quotidianamente arrivano e che riguardano la sicurezza informatica, ce n’è una che consente di tirare un sospiro di sollievo. Almeno per un po’. Secondo Kaspersky, nota azienda esperta in cybersecurity, gli attacchi hacker sarebbero in calo.

Il sistema DDoS Intelligence di Kaspersky ha registrato, infatti, un’importante flessione nel numero di Paesi colpiti dagli attacchi DDoS, violazioni lanciate in remoto su larga scala: nei primi tre mesi del 2017 sono stati solamente 72 gli attacchi, otto in meno rispetto al quarto trimestre del 2016. E non è tutto. Stando all’analisi condotta sempre da Kaspersky, nello stesso periodo è cambiata anche la classifica dei 10 Paesi dove sono stati rilevati più attacchi DDoS. Al primi due posti non troviamo più Francia e Giappone, ma Paesi Bassi e Regno Unito. Se da una parte gli attacchi sono diminuiti, dall’altra sono diventati sempre più sofisticati e, dunque, più difficili da individuare.

Le botnet utilizzano Windows

In relazione al numero di server C&C, ovvero i computer che controllano la fitta rete di botnet (i dispositivi infettati da malware) e che danno il via all’attacco DDoS, la prima posizione è occupata dalla Corea del Sud, seguita da Stati Uniti e Paesi Bassi. Sorprende il dato relativo alla Cina, che passa dalla seconda alla settima posizione. Continuando con l’indagine di Kaspersky, è diversa la classifica anche in merito ai sistemi operativi su cui gli hacker hanno basato le botnet. Se nel quarto trimestre del 2016 le reti di “computer zombie” erano perlopiù fondate su Linux, nei primi tre mesi del 2017, invece, la piattaforma software open-source è stata superata da Windows.

Dando un’occhiata più approfondita al report di Kaspersky, scopriamo che il giorno in cui si è registrata una maggiore concentrazione di attacchi DDoS è stato il 18 febbraio.

Se pur in calo rispetto al trimestre precedente, gli attacchi sono in aumento, se confrontati con i dati registrati nello stesso periodo del 2016. Ciò significa, come avverte la stessa azienda specializzata in cybersecurity, che il numero di violazioni informatiche nel 2017 sarà destinato a crescere.