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Attenti all'app che vi ruba 100 euro dopo un periodo di prova: qual è

Uno scanner di codici QR per Android vi offre una prova gratuita (di appena 3 giorni) della versione Premium. Al termine rischiate di pagare un conto salato

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donna con le mani nei capelli Fonte foto: Shutterstock

Se qualcosa è gratis, su Internet, di solito c’è il trucco o un altro lato della medaglia. Spesso si tratta di pubblicità, come nel caso di molte app gratuite che, dopo essere state installate sullo smartphone, iniziano a mostrare banner invasivi. Altre volte, invece, gli sviluppatori adottano politiche ancora più aggressive, ai confini con la truffa. È il caso dell’app per Android QR Code Reader-Barcode Scanner & QR Code Scanner, sviluppata da QR Code Master.

Questa app, come dice il nome stesso, è un semplice lettore di codici QR come molti altri ce ne sono sul Play Store. La particolarità di QR Code Reader-Barcode Scanner & QR Code Scanner, però, è che è gratuita ma ha una versione premium che viene proposta immediatamente all’utente, allettandolo con una prova gratuita. Dove sta il problema? Nel fatto che la prova gratuita dura appena 3 giorni, al termine dei quali l’app sottrae dalla carta di credito di chi l’ha installata quasi 100 euro. Con questa cifra, in pratica, paghiamo un abbonamento annuo ad un semplicissimo lettore di QR code.

Utenti inferociti

Il giochetto dei tre giorni è stato già fatto a parecchi utenti, tanto che nelle recensioni all’app sul Play Store abbondano le critiche da parte degli utenti che hanno messo una sola stella e parlano apertamente di truffa. QR Code Master si è limitata a rispondere a pochissime recensioni e nell’ultima risposta, datata 2 aprile 2019, afferma che “Se cancelli l’abbonamento durante il periodo di test, Google non darà seguito al pagamento. Puoi contattare Google Play per ricevere assistenza“.

Oltre il danno, la beffa

La risposta di QR Code Master è arrogante e fuorviante: molti utenti lamentano il fatto che hanno inviato la richiesta di cancellazione dell’abbonamento entro i tre giorni di prova, senza però ricevere alcuna risposta. Google, inoltre, non c’entra proprio nulla con questa vicenda perché una volta scaricata l’app la responsabilità di eventuali problemi è tutta dello sviluppatore. Piuttosto, se possiamo muovere una critica a Google, è quella di non aver ancora rimosso dal suo store questa app, che è stata pubblicata oltre un anno fa.

Prima gli Adware, poi la truffa

Scorrendo tra le recensioni, tra l’altro, si scopre (oltre alle solite decine di recensioni palesemente false) che l’app è cambiata nel corso dei mesi. Inizialmente, infatti, non chiedeva all’utente di abbonarsi alla versione premium ma si “limitava” a inondarlo di pubblicità spam. Successivamente, da inizio 2019 in poi, ha iniziato a fare il giochetto dei 100 euro. Google, quindi, aveva ottimi motivi per bannare l’app e lo sviluppatore già un anno fa.