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Apple Car? No, Baidu Car

Prima ancora dell'Apple Car potrebbe arrivare la Baidu Car: il gigante cinese del Web e della tecnologia starebbe per entrare nel mercato delle auto elettriche.

baidu auto elettriche Fonte foto: Baidu

Dopo le indiscrezioni relative al possibile arrivo dell’auto elettrica a guida autonoma di Apple già entro 5 anni, ora arrivano quelle secondo cui il gigante cinese delle ricerche sul Web Baidu sarebbe intenzionata a entrare nel business degli EV, gli electric vehicles.

Baidu è considerata la “Google cinese“, perché fa in Cina un po’ tutto quello che fa Google nel resto del mondo: è partita con un motore di ricerca, ha dominato il mercato e poi si è espansa in molti altri ambiti. Comprese le mappe, come Google Maps, e persino la guida autonoma: il suo sistema Apollo è un concorrente più che credibile delle soluzioni sviluppate da Waymo, la divisione guida autonoma di Alphabet (la holding di Google). Ciò nonostante, poiché Baidu non è per nulla stupida, sa bene che costruire auto non ha nulla a che fare con costruire chip e sviluppare software e, per questo, le auto elettriche non le farà da sola: le indiscrezioni parlano di un accordo in arrivo con Geely.

Chi è Geely Holding

Geely Holding è un altro colosso cinese. In pochi conoscono il suo nome ma quasi tutti conoscono le sue auto: è infatti proprietaria della maggioranza relativa delle quote di Daimler-Mercedes e controlla i marchi Volvo e Polestar. Quest’ultimo è stato il primo brand a costruire una auto elettrica dotata di sistema operativo Android Automotive.

Geely, quindi, le auto le sa fare e sarà il braccio industriale di Baidu, pur mantenendo una quota di minoranza nella joint venture: Geely costruirà i veicoli elettrici, Baidu svilupperà il software e i sistemi di guida assistita.

Perché i giganti tech vogliono costruire auto

C’è da chiedersi perché i giganti del Web e della tecnologia abbiano tutta questa voglia di entrare nel mercato dell’auto. Un mercato che, va detto, da anni non è più in ottima salute e in cui i margini di profitto sono sempre più bassi.

Il motivo è semplice: le auto stanno per diventare autonome. Ormai è questione di anni, non più di decenni: entro la fine degli anni venti la tecnologia sarà pronta e i principali Paesi al mondo avranno regolamentato la circolazione di queste auto su strada aperta al traffico.

Inizialmente ci sarà un periodo di coabitazione tra auto completamente autonome e veicoli guidati dagli umani. Poi arriverà l’epoca in cui l’umano sarà solo passeggero. E spettatore: tutto il tempo passato in auto durante gli spostamenti lo potrà usare o per il lavoro o per lo svago, davanti a uno schermo.

Chi costruirà quello schermo, quindi, farà enormi profitti gestendo i dati degli utenti e somministrandogli contenuti a pagamento e/o pubblicità.

Il problema, però, è che i giganti della tecnologia non hanno idea di come si costruisca un’auto e non hanno una catena dei fornitori affidabili. Anche per questo, a quanto pare, Apple sarebbe in trattative con Hyundai.