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Bambini sui social: così crescono più infelici che in passato

Una ricerca fatta dall’Institute of Labor Economics ha dimostrato che i bambini che usano quotidianamente i social sono meno felici dei coetanei “disconnessi”

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Bambini sui social: così crescono più infelici che in passato Fonte foto: Shutterstock

Tuo figlio piccolo utilizza già i social network? Attenzione perché potrebbe essere più infelice di un suo coetaneo “disconnesso”. A dirlo è una ricerca pubblicata da Iza (Institute of Labor Economics). Un’ora al giorno sui social network rende un bimbo più infelice anche rispetto a vivere con un genitore single.

Al giorno d’oggi non è solo l’età in cui i bambini vengono in possesso del primo smartphone ad essersi abbassata, ma anche, e soprattutto, quella in cui i più piccoli si iscrivono e usano i social network. Nonostante la maggior parte delle piattaforme imponga dei limiti d’età, molti bambini tra i 10 e i 12 anni al giorno d’oggi passano già del tempo su social come Facebook. Questa prematura connessione con il mondo online può renderli molto infelici. La ricerca denominata “Social Media Use and Children’s Wellbeing”, ha dimostrato che i bambini che passano quotidianamente del tempo sui social sono meno felici, di 14 punti percentuali, rispetto a quelli che vivono con un solo genitore.

La ricerca

I risultati peggiori sono emersi nel campo della sfera familiare e in quella dei risultati scolastici. I social possono isolare il piccolo e distrarlo dai compiti. Contrastanti i risultati nella sfera delle amicizie. Da un lato i social network rendono i bambini meno abili nel gestire un rapporto di persona rispetto a quello instaurato in rete, però dall’altra parte usare spesso i social e le app di messaggistica li rende più empatici anche nella vita di tutti i giorni. Per lo studio sono stati presi in considerazione cinque campi fondamentali nella vita di un pre-adolescente medio: compiti e scuola, famiglia, amici, percezione di sé e senso di benessere generale. Usando i social sarebbero le bambine i soggetti più a rischio. Il mondo online con i suoi stereotipi, infatti, mette a rischio la percezione di sé e l’accettazione del proprio corpo delle più piccole.

Più social, meno felici

Secondo i ricercatori il calo della felicità è dovuto da diversi fattori. Sicuramente tra i principali ci sono il calo di alcune capacità derivato dall’uso del pc e il problema del cyberbullismo. Usando il computer sin da piccoli, infatti, i bambini non sviluppano in maniera corretta la concentrazione, l’inventiva o l’attenzione. Mentre il cyberbullismo è un problema ben noto ormai anche nel nostro Paese e che ora sta interessando anche diverse piattaforme social in prima persona. Però il problema indicato come più significativo è dato dal costante paragone con il successo degli altri. Vedere gli altri bambini ricevere molti regali, oppure foto di una festa più bella di quella organizzata per il suo compleanno, ma anche successi altrui nello sport o a scuola mettono nel bambino ansia, senso di inferiorità e alle volte persino angoscia sul proprio futuro. Un problema quello dell’approvazione sociale che riguarda anche gli adulti e non solo i bambini. In un mondo caratterizzato dai social dove si ostenta, alle volte, una vita diversa da quella che si vive, per ricevere una gratificazione da Like.