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Che cos'è la class action contro Facebook e chi la promuove

Dopo l'ennesimo scandalo su una perdita di dati da parte di Facebook l'associazione Altroconsumo ha deciso di attivare una class action contro il social media

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Un utente clicca sull'icona di Facebook sul proprio smartphone Fonte foto: Ink Drop / Shutterstock.com

Altroconsumo, un’associazione italiana di consumatori senza fini di lucro, ha promosso una class action contro il famoso social network Facebook. La causa? L’uso improprio che la piattaforma farebbe dei dati degli utenti registrati al suo interno e la mancanza di sicurezza e privacy per questi ultimi.

Altroconsumo, visti i numerosi casi di falle di sicurezza e di perdite di dati forniti ad aziende terze, che si sono susseguiti dalla nascita di Facebook ha chiesto al social media un risarcimento di circa 200 euro per utente iscritto a Mark Zuckerberg. Il risarcimento potrebbe essere anche superiore se l’utente è iscritto da molti anni alla piattaforma e potesse comprovare che nel corso degli anni ha subito uno o più danni alle proprie informazioni personali a causa di una mancanza di sicurezza informatica nei sistemi di Facebook. Secondo Altroconsumo la cifra rispecchia l’uso indiscriminato di dati privati e i danni morali che alcune persone hanno ricevuto vedendo le proprie informazioni usate in maniera illecita. La class action è partita perché dopo lo scandalo Cambridge Analytica, Altroconsumo si aspettava una presa di posizione chiara da parte di Facebook e invece negli ultimi giorni è esploso un nuovo caso di perdita di dati che ha portato l’associazione a chiedere un risarcimento danni.

La class action di Altroconsumo contro Facebook

Altroconsumo, insieme ad analoghe associazioni di Belgio, Spagna e Portogallo, sta portando avanti questa class action per chiedere che i consumatori europei vengano risarciti, che vengano correttamente informati sull’uso che viene fatto dei loro dati e che possano scegliere consapevolmente in qualsiasi momento quali di questi condividere. Si può partecipare firmando la class-action sul sito Altroconsumo, unico requisito essere maggiorenni e avere un profilo Facebook attivo. In questa prima fase si tratta di una pre-iscrizione alla class-action nell’attesa che un giudice decida se la richiesta di risarcimento contro Facebook da parte di alcuni Paesi europei possa o meno andare avanti.

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