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Chi era Junko Tabei, Doodle di Google di oggi

Scalatrice giapponese, vanta nel suo palmares diversi record e primati. Nel 1975 è stata la prima donna ad arrivare in vetta all'Everest

Junko Tabei durante una scalata Fonte foto: Wikimedia/Jaan Kunnap

Continua la “saga femminile” dei Doodle di Google. Da circa un mese a questa parte, le immagini che di tanto in tanto prendo il posto della scritta “Google” al centro della home page del motore di ricerca per eccellenza sono dedicate a donne che, con le loro azioni e la loro caparbietà, hanno raggiunto risultati di primaria importanza in diversi ambiti e hanno dato lustro alla causa femminile.

Dopo le varie Ynes Mexia, Cesaria Evora, Fong Fei-Fei e Amria Pritam, oggi è il turno di Junko Tabei. La sua immagine stilizzata, infatti, campeggia al centro della pagina principale di Google, spingendo decine e decine di migliaia di utenti a chiedersi chi era Junko Tabei e cosa ha fatto nel corso della sua vita? Tra le varie imprese che si ricordano, Junko Tabei è stata la prima donna a scalare l’Everest. Nel suo palmares, però, ci sono moltissime altre scalate degne di nota, che hanno contribuito a scrivere la storia dell’alpinismo femminile. Scopriamole insieme.

Chi era Junko Tabei

Nata a Miharu, un piccolo paese nella Prefettura di Fukushima il 22 settembre 1939 e morta a  Kawagoe il 20 ottobre 2016, Junk Tabei è stata una delle figure principali nella storia dell’alpinismo femminile. Da sempre appassionata di scalate e trekking, ha fondato il primo club di alpinismo giapponese dedicato alle sole donne non appena conclusi gli studi universitari.

Poco meno che trentenne, Junko Tabei inizia così a dedicarsi a tempo pieno alle scalate, iniziando prima con le principali vette giapponesi per poi dedicarsi a quelle delle Alpi europee. Nel biennio 1969-1970 conquista, in compagnia del marito, tutte le vette nipponiche ed europee, riuscendo così a farsi un nome nell’ambiente dell’alpinismo mondiale.

Proprio in questi anni, complice anche il successo ottenuto dalla scalatrice, il periodico Yomiyuri Shimbun e l’emittente TV Nihon Television decidono di dar vita a una squadra di scalatori composta esclusivamente da donne. L’obiettivo è quello di creare un gruppo che fosse in grado di scalare l’Everest e fare in modo che la prima donna a scalare il “tetto del mondo” fosse giapponese.

Dopo un periodo di formazione durato 5 anni, Junk Tabei e le altre 14 componenti della cordata raggiunsero il Tibet, dando così inizio alla loro scalata verso la vetta più alta al mondo. Dopo varie peripezie, Junko Tabei raggiunse la cima dell’Everest da capocordata il 16 maggio 1975.

Come detto, però, questo è solo uno dei record che la scalatrice nipponica vanta. Junko Tabei è stata la prima donna a completare l’ascensione di due “ottomila” e la prima a completare le cosiddette Seven Summits, ossia la vetta più alta di ognuno dei sette continenti.