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SICUREZZA INFORMATICA

Chi sta attaccando Anonymous in Italia e perché

Il gruppo di hacktivist ha trafugato informazioni da ministeri e partiti e, tra il 29 ottobre e 5 novembre, riveleranno tutte le informazioni in loro possesso

Anonymous italia Fonte foto: Shutterstock

Non è la prima volta che prendono di mira le istituzioni italiane e, molto probabilmente, non sarà neanche l’ultima. E come accaduto nelle occasioni precedenti, gli hacker di Anonymous non hanno lasciato traccia dei loro passaggi nei server e database di ministeri, università e istituzioni governative e non governative oggetto dei loro attacchi.

Qualcuno, magari, avrà avuto qualche dubbio domenica 28 ottobre, quando i cybercriminali dei gruppi di Anonymous Italia, LulzSec Ita e Antisec hanno annunciato con un video su YouTube che nella settimana seguente avrebbero reso noti i bersagli dei loro ultimi attacchi. Nei sette giorni successivi (dal 29 ottobre al 5 novembre, dunque) avrebbero pubblicato liste composte da nomi, indirizzi di posta elettronica, password e altri dati sensibili trafugate nel corso delle loro scorrerie. Il primo obiettivo, ma non unico, è dimostrare quanto lavoro ci sia ancora da fare sul versante della sicurezza informatica nella Pubblica Amministrazione.

Perché Anonymous sta attaccando l’Italia

Come esplicitato nel video, gli hacker hanno prima di tutto voluto dimostrare che anche le più alte istituzioni del nostro Paese – ministeri, università e altre organizzazioni come i sindacati – non sono al sicuro da possibili attacchi informatici e tutte le informazioni in loro possesso potrebbero diventare di pubblico dominio nel giro di pochi giorni. Come spesso accade, poi, le azioni di Anonymous hanno anche uno scopo politico, teso a colpire l’immagine del Governo o del partito politico di turno, rivelandone scheletri nell’armadio e possibili segreti.

Tutt’altro che casuale, inoltre, il periodo scelto dagli hacker di Anonymous Italia, LulzSec Ita e Antisec per divulgare i dati trafugati. La “settimana della sicurezza informatica”, infatti, terminerà il 5 novembre, giorno in cui ricade la ricorrenza britannica della congiura delle polveri, architettata da Guy Fawkes. Se vi chiedete chi sia questo (semi)anonimo britannico vissuto nel 1600, vi basti sapere che la faccia delle maschere indossate nel film “V per Vendetta” è la sua.

Chi è stato attaccato da Anonymous Italia

Al momento, i tre collettivi hacker hanno rilasciato database trafugati da alcune università italiane, da varie confederazioni sindacali e altre organizzazioni non governative. È molto probabile, però, che nei prossimi giorni saranno pubblicati database con informazioni legate a diversi partiti politici di primissimo piano (nel video è possibile vedere i loghi della Lega, del Movimento 5 Stella, del Partito Democratico e altri). Il tutto servirà a preparare la scena per il 5 novembre, quando Anonymous prevede di pubblicare qualcosa di davvero speciale. L’appuntamento, quindi, è per quella data.