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Chiamate truffe dalla Gran Bretagna: cosa sono e come difendersi

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chiamate Fonte foto: Shutterstock

Nuova ondata di chiamate truffa che colpiscono gli utenti italiani: questa volta le telefonate arrivano da numeri con prefisso del Regno Unito (+44) e della Tunisia (+216). A lanciare l’allarme è sia la Polizia di Stato sul profilo social “Commissariato di PS Online – Italia” sia le Iene, che nella puntata andata in onda domenica 8 dicembre hanno mandato in onda un servizio sulle Ping Calls, le chiamate truffa che svuotano il credito telefonico dell’utente.

Di questo argomento abbiamo parlato più e più volte, cercando sempre di spiegarvi come funziona la truffa delle chiamate mute. Non si tratta certo di una novità nel mondo della telefonia: le prime segnalazioni sono di un paio di anni fa e con il passare del tempo sono diventate sempre più sofisticate e difficili da intercettare per gli utenti, soprattutto per coloro che hanno poca esperienza nel settore. Il funzionamento è più o meno questo: si riceve una chiamata da un numero con prefisso della Gran Bretagna o della Tunisia, un solo squillo per attirare l’attenzione della persona. Nella maggior parte dei casi si richiama immediatamente per scoprire chi ci stava cercando. E qui scatta la truffa in grado di rubarci anche 20-30 euro dal nostro credito telefonico. Ecco come difendersi dalle chiamate truffa dalla Gran Bretagna.

Come funziona la truffa delle Ping Calls

La truffa delle Ping Calls è una delle più longeve e diffuse nel mondo mobile. Se ne parla da quasi un decennio, ma finora non sono state trovate delle contromisure adatte. Ecco come funziona.

Tutto parte da una chiamata ricevuta da un numero con prefisso straniero. Negli ultimi giorni i più utilizzati sono numeri con prefisso della Gran Bretagna e della Tunisia. Solitamente la telefonata dura pochi squilli, giusto il tempo di attirare l’attenzione dell’utente che incuriosito prova a richiamare immediatamente. E qui parte la truffa: quando proviamo a richiamare non riceviamo nessuna risposta, come se la chiamata fosse muta. In realtà veniamo messi in attesa e ogni secondo che passa viene scalata una somma sostanziosa dal nostro credito telefonico. Si tratta della truffa delle Ping Calls, chiamate effettuate a numeri con tariffazione speciale. In alcuni casi gli utenti si sono ritrovati addebitati fino a 20-30 euro.

Come difendersi dalla truffa delle Ping Calls

Non esiste uno strumento ad hoc che ci protegge da questo tipo di chiamate, ma come spesso accade basta un po’ di buon senso per capire che si tratta di una chiamata truffaldina. Seguendo i consigli della Polizia di Stato, ecco cosa fare per difendersi dalla truffa delle Ping Calls:

  • non richiamare il numero sconosciuto con prefisso della Gran Bretagna e della Tunisia;
  • non inviare messaggi al numero;
  • non aprire link inviati con SMS o app come WhatsApp, si tratta di truffe phishing;
  • bloccare il numero chiamante sconosciuto con prefisso estero;
  • utilizzare applicazioni come TrueCaller che bloccano sul nascere le chiamate truffaldine, anche quelle dei call center.
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