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La chiavetta USB che distrugge tutti i computer, tranne i Mac

USBKill 3 è una chiavetta USB capace di distruggere qualsiasi computer in pochissimi secondi: al posto dello spazio di archiviazione nasconde dei condensatori

Se un vostro amico si avvicina con fare furtivo vicino al vostro computer con in mano una chiavetta USB, iniziate a preoccuparvi. Magari vuole giocarvi un brutto scherzo e “friggervi” il computer. Basta una pendrive – opportunatamente modificata – per mandare in tilt i circuiti interni dei dispositivi elettronici e renderli inservibili.

Nello specifico, la chiavetta si chiama USBkill, ha fatto la sua prima apparizione nel 2015 e oggi è arrivata alla sua terza “versione”. Ma che cosa ha di così speciale questa chiavetta rispetto a una normale pendrive? Innanzitutto, non ha memoria Flash e non può essere utilizzata per archiviare dati. Al posto dei moduli di memoria ci sono dei condensatori pronti a scaricare l’energia accumulata nei circuiti del dispositivo connesso e bruciarli. Nel senso letterale della parola. In questo modo il computer sarà inservibile, dal momento che i collegamenti tra CPU, RAM e altre componenti interne saranno saltati.

Non solo computer

I produttori di questa chiavetta USB hanno da poco realizzato anche una serie di adattatori per collegare USBkill anche a dispositivi mobili. Disponibile sia in formato USB type C e formato Lightning, permettono di collegare la pendrive a smartphone e tablet Android oppure ad iPhone e iPad. Anche in questo caso, per i dispositivi c’è ben poco da fare: nel giro di pochi secondi i circuiti interni saranno distrutti e i dispositivi mobili non saranno più utilizzabili. Stessa sorte per automobili con ingresso per pennetta USB e qualunque altro device dotato di questa tipologia di porta (come le consolle videogame): USBkill non guarda in faccia a nessuno (sfoglia la fotogallery per vedere come funziona USBKill 3).

Mac apparentemente immuni

Stando a quanto affermano i creatori di USBkill, la loro chiavetta killer ha un’efficienza altissima. Dai test condotti in laboratorio si scopre che la pendrive può distruggere circa il 95% dei dispositivi ai quali viene connesso. Gli unici a essere immuni sono i computer Apple di ultima generazione. Con i loro circuiti, i cicli di carica e scarica dei condensatori della chiavetta non hanno alcun effetto. Insomma, se avete un Mac rotto, la colpa non può essere data a USBkill.

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